British Petroleum ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un calo del 44% dei guadagni. Il dato è stato influenzato dal calo del prezzo del petrolio, ma riflette anche uno sviluppo non particolarmente favorevole dell’attività di esplorazione e di produzione.
Ma il colosso britannico ha, comunque, alzato del 10% il dividendo e per gli analisti questo è il segno della fiducia del gruppo petrolifero nelle prospettive di medio termine.
Nell’ultimo semestre i risultati sono stati influenzati da introiti straordinari per $471 milioni, ma i profitti prima delle entrate straordinarie sono calati del 61% a $2,22 miliardi dai $5,65 miliardi dei primi sei mesi 2001.
Secondo il Chief Executive, Lord Browne, “l’economia mondiale è in ripresa nel secondo quarto e un’ulteriore accelerazione è attesa per il terzo quarto anche se la recente debolezza dei mercati presenta rischi di ribasso delle prospettive economiche”.
A Londra, le azioni Bp sono in rialzo dello 0,6% a 482.50 pence.
