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UTILI: AT&T AMPLIA LE PERDITE NETTE

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Nel primo trimestre 2002, il colosso delle telecomunicazioni AT&T (T – Nyse) ha registrato una perdita netta di $975 milioni, o 28 centesimi per azione, maggiore della perdita netta di $192 milioni, o 10 centesimi per azione, registrata nello stesso periodo dell’anno scorso.

Su base pro forma, la societa’ ha registrato utili di 6 centesimi per azione, contro i 3 centesimi stimati dagli analisti (consensus Zacks). Un anno fa, l’azienda aveva registrato una perdita di 2 centesimi per azione.

Il fatturato e’ sceso dell’8,4% su base pro forma, a $12,02 miliardi. Su base non pro forma, il fatturato e’ sceso dell’11,3%. E’ il quinto trimestre consecutivo che le vendite risultato in calo.

La blue chip del Dow Jones ha giustificato il forte aumento delle perdite nette con l’economia debole, che ha affossato le vendite, e con la competizione sempre piu’ agguerrita.

L’azienda ha detto di aspettarsi per il secondo trimestre utili compresi tra 1 e 4 centesimi per azione con un fatturato in calo di approssimatamente lo stesso 8,4% del primo trimestre. Le spese in conto capitale dovrebbero scendere di $300-$400 milioni, a $3,8-$4,2 milioni. Attualmente, gli analisti prevedono utili di 4 centesimi.