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USA: TASSI IN SALITA SU TUTTA LA CURVA

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva con il differenziale 2-10 anni a 211 pb, mentre continua a scendere lo spread sul decennale Italia-Germania portatosi in mattinata a 92 pb. Positivi i dati sui consumi francesi. Le spese per consumi a giugno sono infatti cresciute dell’1,2% a/a da -1,2%, grazie soprattutto al recupero del settore dei beni per la casa e del tessile. Secondo il governatore della Banca di Francia, Noyer, l’economia sta mostrando segni di ripresa e gli effetti dei piani di stimolo non si sono ancora mostrati in pieno. Il Tesoro italiano oggi annuncerà l’ammontare dei titoli a breve in scadenza e la tipologia di titoli indicizzati in asta la prossima settimana. La Spagna invece collocherà via sindacato un bond tre anni per 3 Mld€. Sul fronte azionario Credit Suisse ha chiuso il secondo trimestre con utili sopra le attese in rialzo del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sul decennale il supporto passa per 3,38% e la resistenza per 3,47%.

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In Usa i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, mentre i listini azionari hanno chiuso poco sotto la parità. A pesare sul mercato obbligazionario, oltre alle trimestrali, anche l’attesa delle aste della prossima settimana, i cui quantitative verranno annunciati oggi. Sul fronte trimestrali, Morgan Stanley nel secondo trimestre ha registrato una perdita di 159 Mln$, peggiore delle attese di mercato a causa del rimborso dei fondi ricevuti dal governo nell’ambito del piano Tarp ed altri costi di accantonamento. Il titolo ha chiuso la sessione pressoché invariato. Wells Fargo (-0,9%) ha invece riportato per il secondo trimestre utili netti in aumento dell’81% rispetto ad un anno fa, grazie soprattutto all’acquisto di Wacovia a fine 2008 che ha aumentato le proprie quote di mercato. La società ha però annunciato un aumento degli asset in sofferenza legati soprattutto ai mutui immobiliari. Bernanke durante il discorso al Senato ha evidenziato come al momento il sistema bancario risulti ancora sotto tensione ed alcune banche risultano ancora sottocapitalizzate. Sul fronte macro sono risultati superiori alle attese i dati relativi ai prezzi di case, cresciuti a maggio dello 0,9% m/m da -0,3%, che, unito ai buoni dati sui permessi per costruzione ed inizio di nuove case, alimentano l’ipotesi di una stabilizzazione del mercato immobiliare, mettendo in evidenza in alcuni dei segnali di lieve ripresa. Oggi sono attesi altri dati sul settore immobiliare e le trimestrali di Microsoft ed American Express. Sul decennale il supporto resta a 3,45%.

Valute: nella giornata di ieri apprezzamento per l’Euro verso il Dollaro che ha chiuso a 1,4235, portandosi nuovamente nella parte alta del trading range 1,3750-1,4250. La debolezza del biglietto verde sarebbe legata alle dichiarazioni di Bernanke, il quale avrebbe sostenuto che, nonostante l’economia mostri segnali di stabilizzazione, la Fed intende mantenere una politica monetaria accomodante per un periodo di tempo prolungato, senza escludere però la possibilità di interventi qualora sia necessario. Ciò ha alimentato lo scetticismo da parte degli investitori esteri. Il primo livello di resistenza più forte è confermato a 1,4270. Pressoché stabile lo Yen verso Dollaro; più marcato, invece, il deprezzamento della valuta nipponica verso l’Euro.

Materie Prime: andamento contrastato per il comparto. Positivi quasi tutti gli energetici, ad eccezione del gasolio. I dati sulle scorte di greggio Usa hanno evidenziato un calo inferiore alle attese, mentre è risultata in lieve aumento la domanda di benzine. In rialzo anche i metalli industriali guidati dal rame, che ha guadagnato quasi il 2%, spinto dalle voci secondo cui il Cile, il maggior produttore mondiale, potrebbe diminuirne l’offerta in seguito ad una serie di incidenti nelle miniere. Tra gli agricoli negativi il cacao, che perde oltre il 4%, i cereali e il cotone; positivi, invece, zucchero, soia e caffè. In lieve flessione anche il bestiame. In rialzo i preziosi.

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