I dirigenti delle maggiori societa’ petrolifere – tra cui Exxom Mobil (XOM – Nyse), BP (BP – Nyse) e ChevronTexaco (CVX – Nyse), martedi’ hanno negato di aver aver ridotto i rifornimenti di benzina per spingere in alto i prezzi, accusa arrivata da una commissione del senato che sta investigando sui prezzi della benzina nella california e nel Midwest.
E’ oggi infatti il primo di due giorni di udienza tenuta da tale commissione governativa del Senato (Senate Governmental Affairs Committee) che nel corso della sui indagine ha rilevato che le compagnie petrolifere hanno contribuito volontariamente a creare una carenza dei rifornimenti che ha determinato prezzi piu’ altri nel 200o e nel 2001.
“In un numero signicativo i raffinatori di petrolio hanno cercato intenzionalmente di aumentare i prezzi riducendo i rifornimenti” si legge nella relazione della commissione.
L’indagine ha infatti rilevato delle discussioni interne a BP (BP – Nyse) sui modi possibili che avrebbero permesso di tenere basso il livello dei rifornimenti di benzina nel Midwest al fine di di aumentare i margini di profitto.
“Tali raccomandazioni interne sono state respinte – ha dichiarato Ross Pillari, vice presidente del marketing Usa di BP. “Si trattava di richieste e suggerimenti inappropriati ed e’ ingenuo pensare che cio’ abbia potuto influenzare i prezzi sul mercato”.
I dirigenti delle societa’ petrolifere hanno dichiarato che i prezzi della benzina sono largamente una conseguenza dei prezzi del greggio, cosi’ come le condizioni locali.
“I prezzi della benzina riflettono un feroce mercato competititvo” ha detto James Carter, direttore regionale per il marketing di Exxom Mobil
“Pochi mercati sono cosi’ competitivi come quello petrolfero – ha dihciarato Gary Heminger, presidente di Marathon Ashland Petroleum – comprendiamo che gli alti e bassi registrati dal prezzo della benzina possano sconfortare i consumatori.
“Non c’e’ stata nessuna cospirazione – ha dichiarato David Reeves, presidente di per il Nord america di ChevronTexaco
Il senatore Carl Levin, presidente della commissione investigativa ha accusato inoltre la Federal Trade Commission, organismo antitrust Usa, di aver permesso il consolidarsi di una situazione del genere nell’industria petrolifera.
