NEW YORK (WSI) – Nonostante la ripresa degli ultimi mesi, le quotazioni del petrolio continuano a muoversi su livelli che rappresentano quasi la meta’ rispetto a quelli del 2014. Non e’ un mistero che, a farne le spese, e’ l’industria petrolifera, che ha visto crollare gli utili e, quindi, il numero dei dipendenti del settore.
Una ricerca condotta dalla Federal Reserve di New York negli Stati Uniti, ha mostrato che nelle contee in cui nel settore petrolifero impiega almeno il 6% della forza lavoro (327 per la precisione), la situazione, in termini di capacità di spesa, risulta particolarmente drammatica.
Un dato allarmante arriva dall’alto tasso di insolvenza per i prestiti auto. Secondo la ricerca, il tasso di insolvenza si sta avvicinando al 5%, una percentuale paragonabile a quella raggiunta nel pieno della crisi finanziaria.
Si tratta di una dato che, come fanno notare gli analisti, risulta particolarmente allarmante, in quanto indica che il collasso dei prezzi del petrolio rischia ancora di contagiare l’economia Usa.
Oggi intanto il prezzo del petrolio si sta muovendo verso i 50 dollari, in attesa delle scorte settimanali Usa. Una prima anticipazione, quella delle scorte dell’Api l’associazione Usa dei produttori mostra un forte calo di 5,14 milioni di barili al giorno, in larga parte legato allo stop della produzione canadese, dopo gli incendi nella regione dell’Alberta.