Società

Usa: pericolo di rivolte se Obama perde le elezioni

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New York – La stampa internazionale e americana sta snobbando pericolosamente la minaccia che circola in questi giorni su Twitter, con un picco dei messaggi registrato dalla debacle del presidente Usa Barack Obama al primo dibattito ufficiale della campagna per le elezioni 2012.

“Se vince Romney facciamo scoppiare la rivoluzione”: sul microblogging e’ pieno di messaggi come questo. Sono l’espressione legittima di quanto elettori di Obama hanno intenzione di scendere in strada e fare sentire la propria voce se il leader Repubblicano dovesse detronizzare l’attuale inquilino della Casa Bianca.

Twitter e’ stata presa d’assalto dai messaggi che non solo incitano alla rivolta, ma che lanciano minacce di morte al candidato Repubblicano. E’ il segnale che qualunque risultato esca dal voto di novembre, una fazione accusera’ l’altra di aver rubato le elezioni.

Anche il noto filosofo ed economista Thomas Sowell ha espresso preoccupazioni circa la possibilita’ di tensioni civili nel caso di sconfitta di Obama.

Sul social media continuano a essere pubblicate minacce di scatenare proteste violente in strada “Se a ogni azione corrisponde una reazione della stessa intensita’ ed opposta, allora cosa dovrebbero fare i dipendenti ai datori di lavoro se Romney viene eletto? La rivoluzione in strada!”, e’ uno dei tanti nuovi messaggi che si trovano da stamattina.

Oltre alla retorica e alle minacce di morte, entra in gioco talvolta anche la componente vittimista razzista: “Se Obama non viene rieletto e vince Romney, tutti i bianchi che portano una pistola verranno sonoramente sconfitti e incomincero’ una rivolta”.

Anche se non e’ possibile verificare l’attendibilita’ della maggior parte dei tweet – sono una marea e molti ad esempio non offrono nemmeno una giustificazione del motivo per cui vogliono fare la rivoluzione – altri precisano che il timore e’ che l’amministrazione Romnay limitera’ o eliminera’ del tutto i sussidi governativi.