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USA: NON SOFFRONO SOLO AZIONI E BOND

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Nessun settore all’interno dei mercati finanziari USA sembra potersi salvare quest’anno. I prodotti strutturati, strumenti che offrono rendimenti legati ad un qualche tipo di collaterale, non sembrano fare differenza rispetto alle azioni o ai corporate bond. Gli investitori che speravano di poter contare su un prodotto maggiormente protetto, e con un rendimento piu’ sicuro rispetto a strumenti meno innovativi, si sono dovuti ricredere.

Secondo i dati forniti dall’agenzia di rating Standard & Poor’s, Nel terzo trimestre i downgrade sui prodotti strutturati sono stati ben 280, contro i 132 dell’anno precedente. Nella maggior parte dei casi il giudizio deriva proprio dalla performance negativa del collaterale a cui e’ legata l’obbligazione principale.

Il comparto che piu’ ha deluso gli investitori e’ stato quello dell’industria delle costruzioni, che ha sofferto di un processo di consolidamento del settore, di una sovrabbondanza di offerta, di un alto livello di default e di un basso tasso di recupero sull’investimento.

Altre delusioni sono arrivate dai cosiddetti CDO (Collateralised Debt Obligations), accorpamenti di obbligazioni societarie o prestiti sindacati. I downgrade di questi strumenti con collaterali legati agli high yield bond sono stati fino ad oggi 108. Tuttavia anche quelli legati ai cosiddetti investment grade bond (obbligazioni con merito di credito da BBB in su) hanno riservato sorprese piu’ cattive che buone.

In controtendenza i prodotti strutturati legati al business delle carte di credito e al settore automobilistico, con il secondo che ha visto piu’ upgrade che downgrade.