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USA: L’ISM MANIFATTURIERO DI OTTOBRE SCENDE A 38.9

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Nel mese di ottobre l’indice ISM, il dato che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera negli Stati Uniti, e’ sceso a quota 38.9 dai 43.5 punti di settembre, mostrando un’ulteriore contrazione rispetto ai mesi passati e confermando i segnali di recessione.

Lo ha comunicato l’Institute for Supply Management, di Tempe in Arizona.

L’indicatore si e’ rivelato peggiore delle stime degli analisti. Il consensus era per un ribasso a 42 punti.

Ricordiamo che un valore superiore ai 50 punti indica un’espansione dell’attivita’ manifatturiera, mentre un valore inferiore indica contrazione.

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L’attività della manifattura statunitense ha segnato in ottobre un’ulteriore contrazione, secondo quanto emerge dall’indagine condotta dall’Institute for supply management.

L’indicatore relativo al mese scorso è sceso a 38,9 da 43,5 di settembre, segnando il livello minimo in ventisei anni. Gli economisti avevano previsto una flessione più lieve, a 41,5.

Il livello di 50 separa la contrazione dall’espansione e una lettura al di sotto di 40 indica una debolezza eccezionale del settore.

“Piuttosto brutto. Significa che siamo in recessione, niente di diverso … una recessione della manifattura abbastanza ‘solida’” commenta Robert Macintosh, capo economista di Eaton Vance corp di Boston.

“… la domanda è quanto profonda e lunga sarà questa fase”, aggiunge.

Le componenti dell’indagine sono tutte deboli e, in particolare, l’occupazione è scesa al minimo da marzo 1991, a seguito della flessione mensile più pronunciata in venti anni. Il sotto-indice relativo all’occupazione è passato in ottobre a 34,6 da 41,8 di settembre.

Al minimo dal 1980 la componente relativa ai nuovi ordini, che segna in ottobre 32,2 da 38,8.