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USA: L’ECONOMIA? MEGLIO. MA OBAMA CI VA COI PIEDI DI PIOMBO

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Lo ha sottolineato anche la Federal Reserve ieri, pur mantenendo una nota di cautela: l’economia americana migliora. Il pil Usa nel secondo trimestre e’ diminuito solo dell’1%, meno del previsto. Le scorte all’ingrosso sono diminuite a giugno dell’1,7%: un segnale positivo paragonato alle stime degli analisti che prevedevano un calo piu’ contenuto (-0,3%) mentre gli esperti hanno salutato come incoraggiante la produttivita’ non agricola: +6,4% nel 2/o trimestre.

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Ma non sono tutte rose e fiori. Lo stesso Presidente Barack Obama lo ha chiarito: ”l’economia americana non e’ ancora fuori dai guai”. L’ indice Ism di luglio, che misura l’attivita’ manifatturiera, a luglio ha registrato un calo inatteso a 46,4 punti, sotto la soglia dei 50 che segna la distanza tra ‘espansione’ e ‘contrazione’. E proprio oggi i dati su vendite e richieste di sussidi hanno smorzato i toni di ottimismo, risvegliando timori sull’occupazione. Cio’ nonostante da avvio anno Wall Street ha ripreso parte del denaro fumato lo scorso fine anno. A inizio agosto l’ indice Standard & Poor’s ha superato la soglia dei 1.000 punti per la prima volta dallo scorso novembre. Poi hanno influito sulla percezione del miglioramento economico le buone performance del 2/o trimestre 2009 proprio di banche protagoniste della crisi, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e JP Morgan tutte tornate all’utile.