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USA: INFLAZIONE SORVEGLIATO SPECIALE DELLA SETTIMANA

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(WSI) – In area Euro in settimana avremo la pubblicazione dell’indice Zew e Ifo, il Pil italiano del primo trimestre ed i primi dati sui Pmi servizi e manifatturiero di maggio. Negli Usa sono attesi i dati relativi a prezzi alla produzione, le minute del Fomc di aprile con allegate le nuove stime di crescita ed inflazione della Fed ed alcuni dati relativi al settore immobiliare.

Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un calo dei tassi su tutta la curva e con il differenziale sul 2-10 anni a 20 pb. La Bce ha annunciato per oggi un’asta a 28 giorni di 25 Mld€, continuando così a garantire liquidità alle banche e contribuendo ad alleggerire le tensioni sul mercato monetario. Intanto il tasso Euribor tre mesi è rimasto fermo sui livelli massimi da gennaio. Per oggi non sono attesi dati di rilievo ed il mercato obbligazionario dovrebbe continuare a muoversi sulla scia dell’azionario e del mercato statunitense.

Negli Usa i tassi di mercato sono lievemente saliti nonostante un calo temporaneo subito dopo i dati sulla fiducia dei consumatori di maggio. L’indice calcolato dall’università del Michigan è infatti calato al livello più basso dal giugno 1980. Ha invece sorpreso il dato relativo all’apertura di nuovi cantieri che ad aprile è rimbalzato, grazie alla sottocomponente condomini. La sottocomponente monofamiliare ha invece continuato il trend negativo. Lo spread 2-10 anni è rimasto stabile intorno ai 140 pb. Lieve rialzo delle aspettative di inflazione implicite nelle breakeven, in gran parte grazie al rialzo del greggio. In termini assoluti si collocano però su valori ancora inferiori ai massimi di febbraio/marzo 2008. Per oggi è atteso il leading indicator di aprile che però potrebbe non essere un market mover di rilievo a meno che non si attesti su un valore molto distante dal consensus. Sul tratto decennale la resistenza si colloca al 3,97%, i supporti intorno a 3,77-3,72%. I listini azionari Usa hanno chiuso intorno alla parità con il comparto energetico in evidenza, e andamento negativo per i finanziari e beni di consumo discrezionali.

Valute: il Dollaro è tornato a deprezzarsi vs Euro in seguito al dato negativo sulla fiducia dei consumatori. Gli speculatori nella passata settimana hanno continuato a mantenere posizioni combinate nette corte in Euro, sebbene in lieve ridimensionamento. Per oggi la resistenza più vicina si colloca a 1,5650, mentre il supporto a 1,5420. In assenza di dati macro di rilievo, oggi il cross potrebbe rimanere all’interno di tale range. Il Dollaro si è deprezzato anche verso Yen con il cross che si è avvicinato al supporto 103,50. Lo Yen è stato invece piuttosto volatile vs Euro oscillando intorno a quota 162. L’area di resistenza principale continua a stazionare intorno a 163. Nel frattempo nuovo record dello Yuan cinese vs Dollaro dopo che McCormick, sottogretario del Tesoro Usa, ha richiesto un apprezzamento più rapido della valuta asiatica.

Materie Prime: andamento positivo per il comparto grazie al deprezzamento del Dollaro. Nuovo record del greggio Wti poco sotto i 128$/barile dopo che Goldman Sachs ha aumentato le stime sui prezzi per il 2008. L’Arabia Saudita, principale esportatore mondiale e membro più influente dell’Opec, ha detto che aumenterà la produzione di 300.000b/g a partire da giugno in seguito alle richieste di 50 clienti e di Bush. Questa mattina i prezzi sembrano ignorare tale notizia. Buon andamento anche per i metalli industriali guidati dal piombo (+3,1%). In rialzo anche i metalli preziosi. Tra gli agricoli il mais (-1,3%) è stato l’unico penalizzato su timori che le condizioni meteo favorevoli possano accelerare la semina negli Usa.

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