Economia

Biden, i grandi elettori lo incoronano 46esimo presidente Usa. Cosa succede ora

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Tutto come nelle attese. Con 306 voti, il collegio elettorale ha confermato incoronato Joe Biden quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti. gli stessi che incoronarono nel 2016 Donald Trump, che non ha superato i 232 (al momento mancano i 4 voti elettorali delle Hawai, ma sono voti scontati per il nuovo presidente).
Il quorum per essere eletto presidente è di 270 elettori.

“In questa battaglia per l’anima dell’America, ha prevalso la democrazia: il popolo ha votato, la fede nelle nostre istituzioni ha tenuto…ora è il momento di voltare pagina, per unire, per guarire” e ” la corte Suprema ha mandato un chiario messaggi a Trump”  ha detto Biden nel suo primo discorso ‘ufficiale’. “La fiamma della democrazia è stata accesa in questa nazione molto tempo fa. Ed ora sappiamo che nulla – neppure la pandemia, o l’abuso di potere – può spegnere quella fiamma”, ha poi sottolineato Biden.
“Come ho detto per tutta la campagna sarò il presidente di tutti gli americani – ha continuato e concluso – e lavorerò sodo per quelli che non mi hanno votato come per quelli che mi hanno votato”.

Il prossimo passo sarà il 6 gennaio, quando il Congresso, in una sessione congiunta guidata dal vicepresidente Mike Pence, dovrà verificare e ratificare il voto del Collegio elettorale. Biden e il suo vice presidente, Kamala Harris, dovrebbero poi prestare giuramento il 20 gennaio a mezzogiorno.

Biden, come funziona il voto del Collegio elettorale

Gli americani hanno votato per il loro nuovo presidente il 3 novembre, ma l’elezione vera e propria è avvenuta ieri con la riunione degli elettori del Collegio (in genere sono funzionari, politici o aspiranti tali, esponenti di lungo corso dei partiti) che in base alla Costituzione ha il potere di scegliere il capo dello Stato.

Il Collegio elettorale non si riunisce in un solo luogo, ma i delegati votano nelle capitali dei loro Stati. In base alla Costituzione americana, ciascuno Stato dispone di un numero di elettori pari ai propri rappresentanti al Congresso. In tutto i grandi elettori sono 538.

Le regole del voto

I Grandi elettori non sono costretti per legge federale a votare per uno specifico candidato. Lo prevedono invece leggi a livello di Stato. In caso di ‘cambio di casacca’, non tutti gli Stati prevedono sanzioni: ci sono leggi al riguardo in cinque Stati, con pene sino a un anno di carcere o multe sino a 1.000 dollari.

Nella storia elettorale americana è spesso accaduto che membri del Collegio elettorale votassero per un candidato diverso da quello che aveva vinto nel loro Stato, ma non è mai accaduto che questo cambiasse l’esito dell’elezione presidenziale. Quest’anno nessuno dei grandi elettori ha tradito il mandato