Società

USA: APERTURA SVOGLIATA IN VISTA DEL LUNGO WEEKEND

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Apertura debole per l’azionario a stelle e strisce, che inizia a risentire del forte indebolimento del dollaro, che nei confronti dell’euro ha sfondato anche quota 1,18.

Per la giornata odierna non si prevedono comunque grandi movimenti. In assenza di dati macroeconomici e utili trimestrali di rilievo, e in vista soprattutto del lungo weekend del Memorial Day, il comparto equity difficilmente fara’ registrare grandi volumi di contrattazione. Gli investitori sono gia’ in clima pre-festivo e molti operatori hanno gia’ lasciato la citta’. Per l’obbligazionario e’ prevista una chiusura anticipata (alle 14:00 ora di New York, le 20:00 italiane) e lunedi’ sia il mercato azionario che quello dei bond rimarranno chiusi. I trader si aspettano volumi in netto calo e volatilita’ in aumento.

Il tono, comunque, rimane positivo. “Abbiamo trascorso la prima meta’ della settimana a consolidare due mesi di grossi rialzi – dice Bryan Piskorowski, market commentator di Prudential Securities, intervistato dall’agenzia Reuters -, ma sembra che gli investitori siano disposti a dare all’economia il beneficio del dubbio su una ripresa nella seconda meta’ dell’anno”.

Da segnalare che in occasione di Fleet Week, la campanella che segnala l’inizio delle contrattazioni a Wall Street e’ stata suonata su una delle portaerei che si trovano nel porto di New York invece che sul palco del trading floor del NYSE.

Verificare aggiornamento indici IN TEMPO REALE in prima pagina

Tornando al mercato dei cambi, l’euro e’ ormai a un passo dai massimi storici di 1,1885 toccati il 4 gennaio 1999, primo giorno di contrattazione. La debolezza del biglietto verde lascia gli operatori (soprattutto quelli europei) in trepidazione per quello che puo’ ancora accadere. In assenza di una politica monetaria piu’ aggressiva da parte della Bce la situazione nel Vecchio Continente e’ destinata a farsi sempre piu’ preoccupante.

Sul fronte dei tassi d’interesse USA, prosegue la discesa, con nuovi minimi storici. I massicci acquisti della seduta di ieri hanno portato la scadenza a due anni a soli 7 punti base al di sopra dei Fed Funds. Particolarmente comprata la scadenza a 5 anni, considerata dagli operatori quella che si avvantaggera’ di piu’ delle prossime mosse della Fed.

Il bond a 5 anni potrebbe infatti rimanere attraente sia nel caso si procedesse a nuovi tagli, sia se si optasse per la scelta meno tradizionale degli acquisti sul mercato aperto concentrate in particolare sulle scadenze lunghe.
La situazione ha portato ad una pendenza relativa del tratto 5-10 anni rispetto a quello 2-30 che potrebbe portare ad una correzione con nuovi acquisti sulla scadenza a 10 anni e alleggerimenti su quella a 5.

Tra gli altri temi della seduta, da segnalare i numerosi downgrade su alcuni colossi dell’hi-tech e non solo: colpiti Lucent, Qualcomm, Micron Technologies e Freddie Mac. Buone notizie invece su Marvell e Merck.

Per tutti i dettagli sui titoli che stanno movimentando la seduta odierna clicca su TITOLI CALDI, RUMORS, RATINGS e MARKET WATCH,
in INSIDER
.