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USA: ANCORA TENSIONI SUL COMPARTO FINANZIARIO

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(WSI) – Eventi Odierni
In Germania sarà pubblicato l’indice Ifo di maggio che analogamente allo Zew potrebbe risultare maggiormente penalizzato nella componente prospettica.


Tassi di interesse: in Europa il rialzo delle borse ha condizionato i mercati obbligazionari che hanno registrato un calo dei tassi, portando lo spread 2-10 anni sotto i 20 pb. L’asta da 25 Mld$ ha registrato una domanda di 58,9 Mld$, di gran lunga superiore all’offerta, ad un tasso di 2,10%. Restano invece fermi, sebbene su livelli elevati, i tassi sul monetario. Il tasso Euribor tre mesi è infatti rimasto fermo a 4,85%. Sul fronte macro l’indice Zew tedesco ha registrato un miglioramento della componente corrente ed un peggioramento di quella prospettica. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sull’indice Ifo tedesco e sulle minute della Fed. Sul decennale la resistenza resta a 4,26%, mentre il supporto a 4,14%.


Negli Usa tassi di mercato in marcato calo sulla scia di rinnovati timori di svalutazioni da parte del sistema bancario dopo un report di Oppenheimer secondo cui entro il 2009 si potrebbe assistere ad ulteriori 170Mld$ di svalutazioni. Inoltre ha pesato anche l’annuncio del forte aumento di capitale (20 Mld$) da parte di AIG, compagnia assicurativa Usa. Di conseguenza sui listini si è nuovamente registrata la dicotomia tra comparto finanziario in forte calo e comparto energetico invece in direzione opposta. Kohn, l’anziano membro votante della Fed, ha dichiarato di attendersi una crescita moderata nel secondo semestre con un recupero più evidente nel 2009. Il fattore di criticità principale è rappresentato dalla possibilità che le tensioni sui mercati finanziari si inaspriscano. Nel frattempo il mercato monetario Usa evidenzia segnali di progressiva normalizzazione come testimoniato dalla riduzione del c.d. Ted spread (differenziale tasso Libor 3 mesi e tasso bill trimestrali). Il forte rialzo del greggio per ora sta impattando relativamente poco sulle aspettative di inflazione a lungo termine consentendo ai tassi nominali decennali di calare. Il supporto per oggi è in area 3,70-3,75%.


Valute: Dollaro in marcato deprezzamento vs Euro malgrado le indicazioni non favorevoli dell’indice Zew sulla Germania. Ad innescare l’ampio movimento del biglietto verde il forte rialzo del greggio da un lato ed il timore che possano ancora emergere ulteriori turbolenze sul comparto finanziario Usa. Nel breve la resistenza si colloca in area 1,57. Primo supporto rilevante in prossimità di 1,5550. Oggi sarà importante verificare la reazione del biglietto verde soprattutto in caso di un indice Ifo sotto le attese. Il calo dei listini azionari ha favorito l’apprezzamento dello Yen grazie alle chiusure di posizioni di carry trading. Verso Dollaro il supporto si colloca intorno a 102,60, mentre verso Euro a 161,30 circa. Nel frattempo lo Yuan cinese ha raggiunto un nuovo livello record vs Dollaro sulla speculazione che la banca centrale cinese (PBC) utilizzerà maggiormente il cambio per contrastare l’inflazione.


Materie Prime: andamento contrastato per il settore nonostante il deprezzamento del Dollaro. Il greggio Wti ha messo a segno un nuovo livello record poco sotto i 130$/barile spinto dalle dichiarazioni di un importante manager di un hedge fund che si aspetta venga raggiunta soglia 150$ entro fine anno. Sulle scadenze più lontane il rialzo è stato ancora più marcato: il contratto con scadenza dicembre 2016 ha ad esempio sfiorato i 140$/barili, a testimonianza di quanto stiano diventando sostenuti i timori degli operatori sulla capacità produttiva nel lungo termine. Andamento contrastato per i metalli industriali con i principali rame (+0,1%) e alluminio (+0,05%) poco variati. In vendita il piombo (-2,8%) dopo il protrarsi del rialzo delle scorte al Lme. Positivi i preziosi che beneficiano sia della debolezza del Dollaro sia del rialzo del greggio che aumenta i timori di inflazione. Tra gli agricoli lo zucchero (-2,1%) ha raggiunto i minimi da 5 mesi su attese di raccolto oltre le attese in Brasile.

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