Società

Uragano Sandy: New York in ginocchio, black out. Spente tre centrali nucleari. Oltre 100 morti

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Sale il bilancio delle vittime della tempesta post-tropicale Sandy che, sulla sua strada, ha fatto al momento almeno 48 vittime dal Connecticut al North Carolina, di cui 18 nello stato di New York. Si registra un morto anche in Canada. Complessivamente, il bilancio è ancora più terribile: oltre cento persone hanno perso la vita negli Stati Uniti, nei Caraibi, ad Haiti, in Canada.

Sono circa 8,1 gli americani tuttora senza elettricità. Tre centrali nucleari sono state chiuse, tra cui quella di Indian Point, nei pressi di New York e quella di Hancock Bridge, nel New Jersey. Come se non bastasse, c’è pure l’allerta intorno alla centrale nucleare di Oyster Creek, nel sud del New Jersey, che si trova in una zona allagata. Al momento non si pensa allo spegnimento, ma la situazione viene monitorata. La centrale è a 40 km da Atlantic City, località turistica di mare devastata dal ciclone.

Il passaggio della tempesta post-tropicale Sandy ha provocato la morte di 18 persone, solo a New York. Lo ha reso noto il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg.

La parata di Halloween a New York viene cancellata a causa di Sandy: è la prima volta in 39 anni che la sfilata in maschera non si terrà al Village. Lo comunica sul proprio sito internet la ‘Village Halloween Parade’.

Mentre gran parte di New York appare deserta o alle prese con la conta dei danni, il cuore pulsante della Grande Mela, la vita sembra riprendere. I turisti girano per la piazza simbolo di Manhattan e cercano rifugio dalla pioggia che ha ripreso a scendere incessante nei pochi bar aperti. Altri camminano lungo la Quinta Strada in cerca di qualche negozio con le serrande alzate. “Vorremmo fare un po’ di shopping, ma è tutto chiuso, ci limiteremo a scattare qualche fotografia – racconta Merav, arrivata in vacanza con il marito da Israele – Ieri siamo rimasti in albergo, a Midtown, non è andata via l’elettricità, ci sentivamo al sicuro”. Un gruppetto di persone affolla anche l’entrata di Grand Central Station, ma treni e metropolitane rimangono chiusi. “Non si sa quando ripartiranno, forse stasera, forse domani o nei prossimi giorni”, spiega un addetto. A New York, nel Queens, in un rione allagato un incendio ha coinvolto ben 80 edifici. Sono invece oltre 200 i pazienti, tra cui una ventina di bimbi del reparto di terapia intensiva neonatale, che sono stati evacuati dall’ospedale della New York City University, nella parte Sud di Manhattan, colpita da un black-out.

Si lotta contro il tempo per trarre in salvo circa 60 persone rimaste bloccate sull’arcipelago di Fire Island, di fronte a Long Island, New York. La famiglie rimaste intrappolate non hanno obbedito all’ordine di evacuazione delle autorità per l’arrivo dell’uragano Sandy, e ora si trovano senza elettricità e senza acqua potabile. Finora sono state tratte in salvo 14 persone, con l’aiuto dei mezzi della Guardia costiera e di un elicottero. Ne restano da tirar fuori – affermano i soccorritori – circa 60. Tweet ANSA da NY

Obama ha dichiarato lo stato di “grave catastrofe” per gli stati di New York e del New Jersey. Sandy, anche se degradato a tempesta post-tropicale, rimane pericoloso per i 60 milioni di abitanti della costa est. Metropolitana e aeroporti a New York resteranno ancora chiusi, ha detto il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, parlando di “danni senza precedenti al sistema dei trasporti e a quello dell’energia elettrica”. Domani pomeriggio, il presidente Obama si recherà in New Jersey, dove assieme al governatore Christie visionerà i danni causati dall’uragano Sandy, parlerà ai cittadini e ringrazierà gli operatori dei servizi di emergenza che hanno messo la loro vita a rischio per proteggere la loro comunità. Lo rende noto la Casa Bianca

Quella provocata dall’uragano Sandy in New Jersey è una “devastazione inimmaginabile”: lo ha detto il governatore dello Stato, Chris Christie, parlando di intere aree completamente sommerse dalle acque – tra cui la Jersey Shore, l’area costiera – e di danni a strade, ferrovie, ponti. “E’ qualcosa di mai visto. E’ terribile”. Christie ha anche lodato Obama.”Il presidente mi ha detto di chiamarlo direttamente, se avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa. Apprezzo la sua leadership”, ha scritto su twitter. Nel New Jersey, tra la’ltro, una diga si è rotta, allagando e devastando le città di Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre un metro d’acqua.

Per via della chiusura degli scali Usa, Alitalia ha cancellato anche oggi i voli in partenza da Fiumicino per New York. ltre al volo Az 606 delle 10.10, è stato soppresso anche il collegamento delle 17.40, l’Az 610. Alitalia raccomanda di consultare lo stato del volo prima di recarsi in aeroporto chiamando il numero verde 800.65.00.55 oppure consultando il sito internet

TRA I 10 URAGANI PIU’COSTOSI STORIA USA,FINO 50MLD DANNI – Sandy potrebbe essere uno dei 10 uragani più costosi della storia americana, con costi complessivi anche fino a 50 miliardi. Lo stima la società Eqecat. Sandy potrebbe costare fino a 20 miliardi di dollari di danni assicurati, ai quali vanno aggiunti quelli non assicurati, soprattutto dei piccoli esercizi commerciali che, per essere coperti dalle assicurazioni per inondazioni, devono sottoscrivere una speciale polizza, che non molti hanno. Secondo altri esperti va poi considerato l’impatto più complessivo che Sandy ha sull’economia americana, stimato fino a 45 miliardi di dollari e i costi di chiusura di Wall Street.

WASHINGTON VERSO NORMALITA’, RESTA EMERGENZA BLACKOUT – Molti alberi per le strade, abbattuti dalle raffiche a 70 miglia all’ora. E il blackout che colpisce ancora almeno 140mila persone. All’indomani del passaggio di Sandy, Washington, fa i conti con una tempesta che qui ha avuto effetti di gran lungo minori rispetto a New York e soprattutto il New Jersey. La pioggia ha cessato di battere già all’alba. E la città comincia a ripartire verso la normalità: alle due di pomeriggio la Metro ricomincerà a funzionare. E da domani, dopo due giorni di stop, riapriranno le scuole e gli uffici pubblici. Si registra qualche strada ancora leggermente allagata, ma le pompe dei vigili del fuoco stanno facendo tornare il traffico regolare. Tweet ANSA da Washington

SANDY ORA E’ UNA TEMPESTA, MA FA ANCORA PAURA – Sandy cambia ‘status’, ma mantiene la sua potenza. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti lo ha declassato da uragano di categoria 1 ad un violento ciclone post-tropicale che viaggia verso Nord-Ovest alla velocità di quasi 30 chilometri orari, con venti fino a 120 chilometri all’ora. Il contatto sulla terraferma gli ha fatto cambiare identità, trasformandolo da uragano in ciclone tropicale, ma non lo ha indebolito. Adesso le sue caratteristiche sono quelle di una tempesta invernale. Sandy continua infatti a trascinare con sé venti molto forti, mareggiate, piogge intense e inondazioni su gran parte della costa atlantica degli Stati Uniti, con abbondanti nevicate previste sulle montagne della Virginia occidentale.(ANSA)

__________________________________

New York – Wall street riapre i battenti mercoledi’ mattina, lo comunica il New York Stock Exchange. Riaprono anche tutti gli altri mercati azionari, chiusi da due giorni per le devastazioni compiute dall’uragano Sandy.

Sono almeno 32 le vittime della tempesta tropicale Sandy che ha investito la costa orientale negli Stati Uniti, cui va aggiunta una vittima in Canada. Quindici persone sono morte nello Stato di New York, ha annunciato su twitter il governatore Andrew Cuomo, di cui 10 nella città di New York. Due persone, una delle quali un pompiere, sono morte nello stato del Connecticut, a nord di New York, dove i soccorsi sono anche alla ricerca di due dispersi; tre morti nel New Jersey (est); quattro in Pennsylvania (est); due nella Virginia; uno nel Maryland; un altro nella Virginia occidentale.

Una donna, membro dell’equipaggio di un tre alberi HMS Bounty, colato a picco nella Carolina del Nord, è deceduta in ospedale. Il capitano è ancora disperso. Dall’altra parte della frontiera, in Canada, dove la tempesta deve ancora arrivare veramente, una donna è stata uccisa dai detriti sollevati dal vento. L’uragano Sandy ha già ucciso 67 persone nei Caraibi, a Cuba, a Haiti e nella Giamaica dove è transitato la settimana scorsa con piogge torrenziali e venti molto violenti.(TMNews, fonte afp)

New York – Due reattori nucleari nel New Jersey dell’azienda Public Service Electric and Gas (PSEG) sono stati spenti, ma il gestore sottolinea che non vi è alcun rischio per la popolazione. Il reattore, Salem 1, con una potenza di 1,175 MW, che si trova a Hancocks Bridge, sul fiume Delaware, è stato spento quando quattro delle sei pompe di circolazione hanno smesso di funzionare, ha precisato la società di gestione dell’impianto. L’unità Salem 2 era già chiusa per manutenzione quando l’uragano Sandy ha toccato il New Jersey. Una terza unità nucleare, quella di Hope Creek, resta completamente operativa, precisa l’azienda. (fonte TmNews afp)

New York – La mattina dopo la tempesta c’é un clima surreale per le strade di Manhattan. Sono pochissime le macchine che transitano sulle grandi avenue. Del resto i tunnel che la collegano alla terraferma, alcuni dei quali allagati, sono ancora chiusi. Niente autobus, anche i taxi, i famosi yellow cab, scarseggiano.

Pochissima gente per strada. Del resto scuole e uffici pubblici resteranno chiusi anche oggi, come Wall Street. Lo strano silenzio per una metropoli come New York è rotto ogni tanto solo dalle sirene dei vigili del fuoco che incessantemente da ieri prestano soccorso soprattutto negli edifici che sono stati invasi dalle acque dell’Hudson e dell’East River.

Anche molte stazioni della metro sono state invase dall’acqua, e – nonostante le pompe siano già in funzione da ore – forse ci vorranno giorni perché tutto torni alla normalità. Gran parte di Lower Manhattan, poi, resta senza luce, con i tecnici della ConEdison, la società che gestisce i servizi elettrici di New York, al lavoro in una lotta contro il tempo.

Intorno a Times Square e nei luoghi solitamente più affollati della Grande Mela, come nei dintorni della stazione di Grand Central, le strade appaiono pressoché deserte. Davanti a qualche negozio si vede qualcuno che comincia a contare i danni provocati dal vento e dall’acqua. Al Central Park, invece, gli operatori forestali sono al lavoro per rimuovere i rami caduti e per assicurarsi che non ci siano pericoli per il crollo di alberi. Il ritorno alla normalità a New York, dopo il passaggio di Sandy, appare ancora lontano.

Il presidente Usa Barack Obama ha dichiarato lo stato di “grave catastrofe” per gli stati di New York e del New Jersey. La notizia buona è che l’acqua sta scendendo a Lower Manhattan, sommersa ieri da una marea di oltre 4 metri provocata dall’uragano Sandy. Le notizie cattive sono tutte le altre: Sandy, anche se degradato a tempesta post-tropicale, rimane pericoloso per i 60 milioni di abitanti della costa est.

I morti sono 17; almeno 6,5 milioni di americani sono rimasti al buio in 13 Stati e nel District of Columbia (dove sitrova la capitale federale Washington). La metro di New York è allagata, i treni e gli aerei fermi. E si prevede almeno una settimana per tornare alla normalità. Come se non bastasse, c’è pure l’allerta intorno alla centrale nucleare di Oyster Creek, nel sud del New Jersey, che si trova in una zona allagata. Al momento non si pensa allo spegnimento, ma la situazione viene monitorata. La centrale è a 40 km da Atlantic City, località turistica di mare devastata dal ciclone. In questo inferno d’acqua, riescono pure a scoppiare gli incendi. A New York, nel Queens, in un rione allagato 15 edifici sono in fiamme.

“Manhattan bassa è completamente coperta dall’acqua. Non esagero”, scrive su Twitter il direttore della Protezione civile di New York, Howard Glaser. Metà dell’isola è al buio, 500.000 persone sono senza corrente nella Grande Mela. I telefoni intasati funzionano a singhiozzo. Sette tunnel della metro sono allagati. “La metropolitana di New York ha 108 anni – commenta sconvolto il direttore, Joseph Lhota – ma non ha mai visto una catastrofe così devastante”. Il sindaco Michael Bloomberg cerca di rassicurare, ma è ben conscio del disastro: “Il peggio del maltempo è andato – dice – e la città certamente sta sentendo l’impatto”.

In città c’è stato un solo morto, un trentenne schiacciato da un albero nel Queens. I candidati presidenziali hanno cancellato diversi appuntamenti a causa dell’uragano. Obama si è mostrato sempre attento e operativo sul disastro: un modo per marcare la differenza con l’ignavia di Bush su Katrina. Ma anche Sandy probabilmente finirà in campagna elettorale. Il New York Times (giornale di sinistra) ha subito attaccato Romney, dicendo che nel suo programma c’è il ridimensionamento e la privatizzazione della Protezione civile.

Una diga si è rotta nel Nord del New Jersey, allagando le città di Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre 1 metro d’acqua. “Siamo impegnati nei soccorsi”, ha detto una dirigente della contea di Bergen, Jeanne Baratta. Secondo Baratta, le tre città sono state “devastate” dall’inondazione.

“Non ho nessuna indicazione di italiani in difficoltà, ma comunque stiamo seguendo attraverso il nostro consolato generale a New York, l’ambasciata e l’Unità di Crisi a Roma gli sviluppi in tutte le aree toccate dall’uragano Sandy”, ha riferito il ministro degli Esteri Giulio Terzi, invitando “assolutamente” alla prudenza i nostri connazionali interessati dall’uragano.

Per via della chiusura degli scali Usa, Alitalia ha cancellato anche oggi i voli in partenza da Fiumicino per New York. ltre al volo Az 606 delle 10.10, è stato soppresso anche il collegamento delle 17.40, l’Az 610. Da parte sua l’Alitalia “raccomanda ai passeggeri dei propri voli per New York di consultare sempre lo stato del volo prima di recarsi in aeroporto chiamando il numero verde 800.65.00.55 oppure consultando la sezione ‘Stato del Volo’ del sito Internet www.alitalia.com o attraverso le App Alitalia per iPhone, iPad, Blackberry e Windows Phone”. La compagnia sta comunque sempre prendendo contatto con tutti i passeggeri coinvolti per fornire loro informazioni ed assistenza e per ricollocarli sui primi voli utili. Allo scalo romano cancellati per New York anche i voli della compagnie American Airlines e Delta, oltre a quello per Filadelfia della Us Airwyas. (ANSA)

____________________

New York – L’innalzamento dei livelli dell’acqua causato dall’arrivo prepotente dell’uragano Sandy ha messo in stato di allerta un impianto nucleare nel New Jersey, il piu’ vecchio degli Stati Uniti.

Lo stato di allerta alla centrale Oyster Creek di Exelon e’ stato dichiarato nella notte per via degli elevati livelli di acqua entrati nelle sue strutture. L’impianto si trova 53 chilometri a nord di Atlantic City, uno dei centri urbani piu’ colpito dagli allagamenti, blackout e inondazioni provocati dall’uragano. Le attivita’ sono state interrotte in altre due centrali nello stato di New York, secondo quanto riferito dalle agenzie.

Le autorita’ federali hanno inviato degli ispettori sul posto affinche’ monitorino la situazione dello stabilimento e di altri nove impianti che sono nel tragitto che percorra’ la tempesta tropicale, la maggiore minaccia per l’industria nucleare Usa dallo scoppio della crisi giapponese post disastro di Fukushima, oltre 18 mesi fa.

Sandy ha lasciato sul suo cammino almeno 11 vittime, ma si parla di un bilancio di anche 13 morti, tra cui tre bambini, e ha spento parte di New York che, anche a causa di un’esplosione in un trasformatore, resta al buio dalla 39ma strada a Lower Manhattan, lasciando senza luce oltre 350.000 persone secondo le prime stime, in quello che è il peggior black out per la città dal 2003, da quando di spense completamente.

Wall Street restera’ chiusa anche oggi. E’ la prima volta dal 1888 che la borsa resta bloccata per due sedute di fila per motivi legati a condizioni meteorologiche.

GUARDA VIDEO DI UN INCENDIO CHE HA DISTRUTTO ALMENO 50 CASE NEL QUEENS:

Si era persino sparsa la voce che diciannove operai della Con Edison, la società che gestisce i servizi elettrici della città, erano rimasti imprigionati in una stazione elettrica nell’est della Grande Mela. Ma più tardi la stessa azienda chiarisce che la notizia non era vera.

Salta anche un generatore al New York Hospital che viene evacuato, seguendo i piani di emergenza messi a punto. La metropolitana così come parte dei tunnel sono allagati: ci potrebbero volere dalle 14 ore a una settimana per far tornare il servizio alla normalità.

Le autorità non si sbilanciano e affermano che, grazie anche alle pompe già in funzione, il servizio potrebbe ripartire presto anche se limitato per alcuni giorni. Sandy, non più categoria uragano ma con forti venti, mette in ginocchio la costa orientale degli Stati Uniti, facendo almeno 11 vittime, di cui tre bambini nel solo stato di NewYork, dove sono senza luce 1,5 milioni di persone. Due le vittime nella Grande Mela per alberi caduti.

Cade a Downtown la facciata di un edificio mentre in un cantiere di un condominio di lusso, che sarà l’edificio più alto residenziale della città una volta ultimato, una gru si piega e resta in bilico: l’albergo e gli edifici vicini sono evacuati. I centralini per le emergenze messi a punto dalla città sono intasati, con 10.000 chiamate ogni mezz’ora.

“Non guidate, lasciate le strade sgombre per far fronte alle emergenze” afferma il sindaco di New York, Michael Bloomberg. Sandy “é una tempesta pericolosa: la situazione è difficile ma la supereremo insieme, come New York ha sempre fatto. La maggior parte della popolazione ha seguito le indicazioni: la cooperazione che abbiamo ricevuto è stata straordinaria” aggiunge Bloomberg.
[ARTICLEIMAGE]
In New Jersey l’emergenza è ancora maggiore: Atlantic City è sommersa e il centro della tempesta sta attraversando lo stato creando forti disagi. Problemi per i trasporti si registrano su tutta la costa orientale, con oltre 13.000 voli cancellati ed emergenze ed evacuazioni.

Intanto si iniziano a calcolare i danni che il passaggio dell’uragano può aver causato, per gli Stati Uniti: fino a 20 miliardi di dollari di danni. E’ quanto hanno stimato gli analisti del gruppo di studio sulla gestione dei rischi Eqecat. Sul suo sito, Eqecat precisa che l’uragano potrebbe costare tra 10 e 20 miliardi di dollari per danni economici e tra i 5 e i 10 miliardi di perdite per gli assicuratori. (ANSA-TMNEWS) Secondo Ryan Sweet, economista di Moody’s, la perdita di produzione economica tra Washington, DC e New York City potrebbe essere pari ad almeno 10 miliardi di dollari al giorno, anche se in realtà gli americani che potrebbero essere interessati all’impatto dell’uragano potrebbero essere molto di più. Non a caso alcuni esperti di mercato sono, infatti, arrivati a individuare la soglia dei 100 miliardi di dollari come valore massimo di danni.

GUARDA L’ESPLOSIONE DI UN IMPIANTO ELETTRICO DI CON EDISON NEL CUORE DI MANHATTAN: