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UNICREDITO VUOLE DOMARE IL LEONE DI TRIESTE?

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A Piazza Affari si combatte una battaglia epocale per la conquista di Generali e Mediobanca.

Questo è il quadro “bellico” tracciato da alcuni operatori intervistati da Wall Street Italia in merito alla battaglia che si sta conducendo sul mercato italiano e che vede come protagonista principale Unicredito.

La banca milanese, venerdì scorso, ha annunciato di possedere più del 2% del Leone triestino. L’acquisizione, dice Consob, è stata fatta prima che la compagnia assicurativa compiesse la medesima operazione sul capitale di Piazza Cordusio.

Per le disposizioni sulle partecipazioni incrociate, il diritto di voto di Generali nella banca milanese è quindi congelato al 2%, nonostante la quota di controllo sia salita al 2,099%.

“Tra ricorsi e controricorsi che probabilmente arriveranno – dice un operatore – il quadro sarà più chiaro solo prima del prossimo 26 aprile, data dell’assemblea degli azionisti di Generali”, ma per adesso è Unicredito ad aver vinto il primo round.

“Il vero obiettivo di Unicredito è Piazzetta Cuccia, guidata da Vincenzo Maranghi – commenta un trader che preferisce rimanere anonimo – ma per farlo la banca guidata da Alessandro Profumo potrebbe lanciare un’opa ostile su Generali o sulla stessa Mediobanca”.

“Ecco perché Generali – sottolinea un altro operatore – potrebbe anche effettuare una serie di buy out per evitare il takeover”.

Un trader sottolinea che “Capitalia potrebbe spalleggiare il socio Unicredito contro Mediobanca, oppure fondersi con la banca milanese e piazzare Geronzi alla testa della merchant bank. Anche San Paolo Imi potrebbe essere della partita, a patto che tragga dei vantaggi sul fronte Fiat”.

Tra le banche rimane alla finestra Intesa, controllata da Mediobanca al 6,4%. Intesa aspetta le contro mosse dei soci francesi di Generali, che avrebbero, secondo fonti di mercato, tra l’8% e il 10% della società assicurativa. Credit Agricole controlla invece il 15% del Leone alato.

Tra le altre società assicurative occhio ad Alleanza, perché il prezzo della controllata del Leone triestino tenderà ad allinearsi con quello della controllante, sottolinea un trader.

Da tempo si sostiene anche che Mediolanum, società assicurativa controllata di fatto dal presidente del Consiglio, potrebbe avere un ruolo decisivo in Mediobanca. Il presidente Ennio Doris sogna da tempo una fusione con Generali, che di fatto impedirebbe l’opa ostile di Unicredito.

Attenzione anche a Ras, pronta a cedere il 4,92% di Generali per diventare socio di Unicredito. L’alleanza con la banca milanese per far nascere la bankinsurance è a rischio, anche se l’amministratore delegato di Ras Greco sarebbe in pole position per diventare il numero uno del Leone triestino.

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