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UNICREDIT E IL “CASO PROFUMO”. ORA IL TITOLO RIMBALZA

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A metà giornata di contrattazioni e dopo il nervosismo iniziale, Unicredit rimbalza, mettendo a segno un rialzo superiore all’1% e superando così la soglia dei 2 euro. In mattinata le vendite avevano portato le quotazioni a scendere fino a 1,966 euro.

Il titolo recupera in una giornata in cui l’attenzione è tutta focalizzata sul “caso Profumo”.

La stampa ha parlato infatti di possibili dimissioni del numero uno Alessandro Profumo, dopo gli scontri con gli azionisti sul piano di riorganizzazione.

Di fatto, si è parlato di un pressing delle fondazioni e degli azionisti privati su Profumo, anche se fonti vicine alla banca hanno fatto riferimento a una «dialettica aperta ma nessun ultimatum» .

Pochi minuti fa è arrivata intanto la nota della Fondazione Cassamarca, azionista dell’istituto di Piazza Cordusio, che oggi ha riunito il Consiglio di indirizzo.

Sul tema del progetto di Banca unica di UniCredit, si legge nella nota, “le Fondazioni azioniste, per la prima volta, si sono mosse insieme, individuando che la funzione tecnica deve risiedere nell’amministratore delegato (Alessandro Profumo) ma la funzione politica è degli azionisti e dunque delle Fondazioni”.

Tuttavia, sottolinea la Fondazione trevigiana, “le stesse grandi decisioni tecniche, come il piano Banca Unica, debbano essere preparate e valutate attentamente dagli azionisti e quindi anche dalle Fondazioni, prima di essere portate in cda o prodotte all’esterno”.

E’ ancora in corso, intanto, il comitato strategico di UniCredit, in preparazione del cda sui conti 2009 che si terrà nel tardo pomeriggio e all’indomani della notizia sullo “scontro” tra una parte dei soci dell’istituto e l’a.d. Profumo in merito all’organizzazione di vertice del ‘bancone’.