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UNICREDIT BRILLA A PIAZZA AFFARI, TITOLO +5%

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Piazza Affari continua a puntare verso l’alto e, in attesa dell’avvio della giornata di contrattazioni a Wall Street, vede l’indice Ftse Mib rimbalzare alle 12 circa ora italiana dell’1,25%.

Protagonista indiscussa la performance di Unicredit, che si conferma regina del listino con un rialzo del 5,15%.

Il rialzo è successivo alla pubblicazione dei conti 2009, che hanno messo in evdenza un utile consolidato di 1,7 miliardi di euro. Contestualmente, l’istituto ha annunciato anche il ritorno della cedola di 0,03 euro per azione.

Unicredit ha completato inoltre il collocamento della sua quota in Generali uscendo dal capitale con una minusvalenza di 67 milioni di euro. Negativa la reazione del titolo del Leone di Trieste, che si colloca in fondo al FTSE SPMIB con una flessione dello 0,88%.

Da segnalare anche che ieri, il comitato strategico di Unicredit, dopo una riunione svoltasi senza scontri interni, ha trovato un accordo sul progetto di ristrutturazione del gruppo bancario, meglio noto come piano Banca Unica, ma raccomanderà anche la convocazione di una riunione straordinaria del cda in aprile per una decisione definitiva.

La notizia, arrivata con un comunicato, è stata successiva alle voci circolate nella mattinata di ieri e non confermate su tensioni tra l’AD e i soci, con Alessandro Profumo sul punto di dimettersi in mancanza di un’intesa sul piano.

Riguardo alla performance di oggi degli altri titoli bancari, molto bene Intesa SanPaolo che mette a segno un rally superiore al 2%; Mps sale dello 0,69%, mentre Mediobanca è piatta con un +0,06%. La Banca Popolare di Milano guadagna invece più dell’1%.

Denaro anche sui petroliferi, con Saipem in prima fila nel settore (+2,40%). Più contenuta la salita di Eni (+0,11%), mentre Tenaris fa +0,31%.

Dopo una partenza positiva, Bulgari torna invece a puntare verso il basso, cedendo lo 0,53%. Ieri il titolo è stato preso d’assalto da forti vendite, complici i risultati 2009 che hanno evidenziato un rosso e il taglio del target price deciso da Citigroup. Sotto la parità la Fiat, dopo un avvio al rialzo.

Telecom Italia sale dello 0,37%, in fermento per la presentazione del suo piano industriale.