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Ungheria: fiorino sotto attacco? “Tutta colpa di Roubini”

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NEW YORK (WSI) – Con la sua moneta sotto attacco, l’Ungheria ha puntato il dito contro le attivita’ degli squali della speculazione. Investitori senza scrupolo che sarebbero stati convinti a vendere a piene mani fiorini dopo i consigli offerti da un investitori molto conosciuto e rispettato dalla comunita’ internazionale: Nouriel Roubini.

Negli ultimi giorni la moneta nazionale si sta indebolendo in maniera progressiva e pericolosa contro l’euro e Gyorgy Matolcsy, il ministro dell’Economia, non poteva piu’ stare a guardare.

“In una nota agli investitori Nouriel Roubini, uno dei piu’ influenti analisti al mondo, ha suggerito di shortare il fiorino”, ha accusato il ministero ungherese dell’Economia in un comunicato, ripreso dal Wall Street Journal. “Sembra proprio che gli speculatori abbiano preso sul serio il consiglio e abbiano incominciato ad attaccare il fiorino”.

Citando le previsioni deboli in fatto di fondamentali macro e outlook politico, la societa’ Roubini Global Economics ha raccomandato agli investitori di vendere il fiorino, la corona ceca, il rand sudafricano e la rupia indiana il 3 gennaio scorso.

Evidentemente quel riferimento allo scenario politico poco incoraggiante non dev’essere andato giu’ al governo ungherese. In particolare in un momento in cui Budapest fa fatica a tenere il passo con le potenze emergenti di Polonia e Turchia, che sono in grande crescita.

Dalla scorsa settimana la valuta nazionale ha perso ampio terreno e si e’ avvicinato alla soglia psicologica dei 300 fiorini per euro, facendo molto peggio delle dirette rivali, lo sloti polacco e la corona ceca.

Ieri ha toccato i minimi di 297 fiorini per euro, cedendo oltre il 2% rispetto a inizio anno e scivolando ai minimi di sette mesi.

Nel 2014 il gruppo di ricerche guidato da Roubini ha detto di prevedere che Ungheria e Repubblica Ceca faranno fatica sul versante delle esportazioni, in particolare in confronto a Polonia e Turchia, che invece sono tra le economie europee emergenti piu’ promettenti.