Jessica Fashano, 27 anni, di famiglia italo-americana, si e’ buttata dal tetto dal 40esimo piano di un palazzo dell’Upper West Side a Manhattan. La Fashano, associata alla divisione “investment banking” di Citi Global Markets a New York, secondo la polizia e’ entrata in un palazzo che non era quello in cui viveva, ha preso l’ascensore fino all’ultimo piano e’ si e’ buttata dal tetto. E’ morta sul colpo sfracellandosi sul pavimento di un cortile interno.
Sabato scorso nel pomeriggio la ragazza e’ uscita dal suo appartamento su West 53rd Street che si trova circa 16 blocks a sud del grattacielo residenziale di 180 Riverside Boulevard, Trump Place, dove una video-camera di sorveglianza la mostra mentre entra la hall). Un testimone ha raccontato di averla incontrata in ascensore pochi minuti prima del tragico salto nel vuoto dalla terrazza da cui si vede l’Hudson River e il New Jersey, dove era nata. “Sembrava ‘alert and aware'”, cioe’ in tensione e lucida, ha detto il testimone. Alle 8:13 di domenica mattina la polizia ha trovato il corpo di Jessica, dopo una segnalazione degli inquilini.
Non c’erano note o biglietti, non si sa per quale motivo la ragazza abbia scelto il grattacielo di di Riverside Boulevard per ceracre la morte. Non si sa se il suicidio sia da mettere in relazione con la vita lavorativa a Citigroup dell’analista (la banca commenta solo che “e’ rattristata della notizia”) oppura alla sua vita privata. Gli amici confermano che Jessica era sotto cura da un terapista per una forma di depressione e prendeva pillole anti-depressive, ma in realta’ gli amici la ricordano sempre vivace, motivata e di buon umore.
Era molto attiva come fund-raisers per varie associazioni benefiche e caritatevoli, come Acumen Fund (prestiti a piccole imprese del tezo mondo) e Harboring Hearts Housing (alloggi a basso prezzo per malati di cuore). La Fashiano, la cui famiglia aveva cambiato il nome dall’italiano Fasciano, aveva fatto l’universita’ a Washington, alla Georgetown University, dove si era laureata nel 2005.
