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(WSI) – Un lettore di recente ha osservato: “sapete, nel leggere ed ascoltare le notizie finanziarie degli ultimi mesi, ho la srnsazione di averle già lette prima. Poi ho ricordato dove: le ho lette sul vostro sito prima che comparissero sui giornali”. Per i lettori di questo contributo settimanale, vecchi e nuovi, riproponiamo alcuni estratti dai passati commenti.


– 8 febbraio 2007

Contrariamente a quelli che asseriscono che la crisi immobiliare è conclusa, il peggio deve ancora venire e gli effetti a cascata diventano sempre più evidenti. Un significativo restringimento delle norme che regolano i mutui ipotecari senza dubbio indurrà un aumento delle insolvenze. Negli ultimi anni il sistema bancario ha piazzato centinaia di miliardi di dollari di mutui ipotecari e questo sono stati spezzettati, ricomposti e piazzati fino al punto che nessuno sa di preciso chi stia sostenendo il rischio e in che misura. Ciò potrebbe indurre una crisi finanziaria per le banche e per tutti quelli nel mondo finanziario che sostengono questi rischi. In questi giorni strategist, economisti ed opinionisti televisivi si sono affannati per spiegare come il caso della HSBC sia piuttosto isolato e che il contesto economico resta brillante. Mi piacerebbe che le cose fossero realmente così semplici…

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– 15 febbraio 2007

Molte banche e compagnie finanziarie di Wall Street stanno cercando di spingere i titolari dei mutui a riacquistare i prestiti sottoscritti negli anni passati. Appare probabile che molte di queste compagnie non possono sobbarcarsi tutti questi mutui senza entrare in difficoltà. Senza contare che diversi prestiti sono stati concessi a mutuatari che molto probabilmente non rimborseranno il mutuo. Molti di questi finanziamenti sono stati assemblati e venduti a diversi investitori in giro per il mondo. E tutto ciò è probabilmente la punta dell’iceberg, e potenzialmente è in grado di tramutarsi in una pesante crisi finanziaria non diversa da altre sperimentate nel passato.

– 5 aprile 2007
Sebbene il consensus degli strategist e degli economisti insista con fermezza nel ridimensionare la questione dei mutui subprime ad una minaccia che sarà presto dimenticata dal mercato, penso che le cose andranno diversamente. Secondo me questa posizione non spiega perché il calo consistente delle housing starts, unitamente al problema dei mutui subprime, questa volta dovrebbe essere un episodio isolato, quando nel passato è stato più che sufficiente a cagionare una recessione. No, non si tratta di un episodio isolato, bensì di un primo crack in un boom senza precedenti che sta per essere seguito da uno scoppio.

– 21 giugno 2007
Il sostanziale collasso di due hedge fund di Bear Stearns pesantemente investiti in “pacchetti” di prestiti subprime altamente speculativi indica che la crisi del settore immobiliare si sta diffondendo al mercato finanziario e sta minacciando l’avverarsi di una crisi sistemica. Vi è un ampio numero di hedge fund con portafogli nelle condizioni simili a quelle dei fondi di Bear Stearns, e a quanto pare, nella maggior parte dei casi, i titoli non sono ancora stati valorizzati ai prezzi di mercato. Il grosso timore è che una liquidazione dei titoli di Bear Stearns comporterà l’esposizione reale delle quotazioni di queste attività, e compoterà consistenti perdite nonché una imprevedibile (ma potenzialmente temibile) reazione a catena nel sistema finanziario.

– 16 agosto 2007

Il collasso è lungi dall’essere terminato. Sorprendentemente, un ospite in una trasmissione televisiva ha parlato di “fondamentali economici solidi”, minimizzando il ribasso del mercato: un atteggiamento diffuso che ha prevenuto una definitiva capitolazione. L’implicazione di questa visione è che le problematiche del credito e il ribasso delle borse sono una tempesta in un bicchiere d’acqua indotte da investitori in preda al panico. A mio giudizio, nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà.

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