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Un’altra citta’ sull’orlo del fallimento in Usa: la quarta in un mese

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New York – Dalla costa ovest a quella orientale. I problemi fiscali si espandono negli Stati Uniti. Dopo i casi di tre citta’ californiane, un quarto comune statunitense, in Pennsylvania, e’ sull’orlo del crack.

Stanton e’ stata per tanto tempo associata al declino industriale. Una volta era considerato uno dei centri della produzione del carbone in Usa. Poi negli ultimi 50 anni i principali mercati dove il comune e’ attivo hanno iniziato a indebolirsi o a scomparire.

Dagli Anni 30 a oggi la popolazione si e’ dimezzata, a quota 76 mila. Mancano i soldi per i fondi pensione e il deficit fiscale si avvicina ai 17 milioni di dollari.

Il mese scorso, dopo che l’amministrazione locale era in ritardo sul rifinanziamento di un bond da un milione di dollari, i mercati di capitale hanno congelato i prestiti alla citta’.

La citta’ non e’ stata in grado di mettere in atto un piano fiscale adatto alla gravita’ della situazione. La proposta del sindaco di aumentare le tasse immobiliari del 78% in tre anni e’ stata respinta dal consiglio comunale.

Senza accesso al credito, il sindaco ha spiegato che non ha piu’ i soldi per pagare i dipendenti pubblici, motivo per il quale gli stipendi dei 400 lavoratori statali sono stati abbassati.

Le misure stanno ovviamente pesando sulle famiglie. Gli stipendi della gran parte dei vigili del fuoco sonno scesi da 24 dollari l’ora a 7,25. Un commesso di McDonald’s guadagna di piu’.

In piu’, un giudice ha stabilito che ridurre le buste paga al minimo salariale e’ illegale. Doherty pero’ non aveva scelta: le risorse finanziarie sono agli sgoccioli. A un certo punto c’erano solo 5 mila miliardi rimasti nelle casse statali.

Una buona notizia: il 18 luglio il comune ha annunciato che per il momento era di nuovi in grado di elargire gli stipendi.