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UE: SE ARRIVA LO STRESS TEST PER 20-25 BANCHE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: : in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, un andamento questa mattina diametralmente opposto, con il tasso del bund decennale nuovamente vicino ai massimi dell’anno. A tal proposito segnaliamo la forte penalizzazione registrata dai titoli governatici soprattutto tedeschi, stando alle indicazioni fornite dal fatto che i tassi governativi si sono pressoché riallineati a quelli swap sul comparto decennale ed inoltre le penalizzazioni dei bund decennali risultano maggiori di quelle dei relativi future (basi lorde in calo). Ieri ci sono state dichiarazioni di diversi membri della Bce tra cui Weber che ha ribadito che l’attuale livello dei tassi di riferimento è appropriato e che la politica monetaria adottata dalla Bce sta contribuendo a stabilizzare l’economia. Tumpel-Gugerell si è invece soffermata sull’inflazione dichiarando che per il momento non vi sono rischi in tal senso e che i prezzi potrebbero registrare un valore negativo il prossimo mese. Infine Nowotny, membro austriaco della Bce, si è dichiarato a favore degli stress test anche per le principali 20-25 banche europee. Infine Papademos, vicepresidente Bce, ha dichiarato che il recupero dell’economia dell’area potrebbe arrivare già a fine 2009. In area Euro l’attenzione degli operatori sarà rivolta alla pubblicazione dell’indice Zew tedesco che lo scorso mese ha evidenziato un forte rialzo della componente prospettica. Sul decennale il supporto passa per 3,35% e la resistenza per 3,47%. Negli Usa tassi di mercato nuovamente in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine, con il differenziale 2-10 anni sui titoli governativi sopra quota 230pb. L’andamento del mercato obbligazionario è stato inversamente correlato con quello dei mercati azionari, dove i listini hanno messo a segno una performance nettamente positiva, con in testa ancora una volta il comparto finanziario e quello energetico. L’indice Vix, che misura la volatilità implicita su opzioni su indice S&P500, ha raggiunto i livelli minimi dal fallimento di Lehman. Secondo alcune indiscrezioni di stampa Morgan Stanley, JPMorgan e Goldman Sachs sarebbero pronte a richiedere il rimborso dei complessivi 45Mld$ ricevuti dal fondo Tarp. Spetterà poi alla Fed concedere l’autorizzazione in questo senso. Ai segnali prospettici di miglioramento del clima dei giorni scorsi, si è aggiunto il secondo recupero mensile consecutivo della fiducia dei costruttori nel mese di maggio. Geithner ha ribadito che l’economia Usa si sta stabilizzando, sebbene tale andamento non sarà immediatamente percepito dai consumatori finali, a causa della possibile prosecuzione del rialzo della disoccupazione. Lo stesso Geithner inoltre ha aggiunto che il governo non dovrebbe porre tetti salariali con riferimento all’ambito finanziario, limitandosi piuttosto a fissare linee guida di condotta generale. Nel frattempo son proseguite le aste di riacquisto di Treasury. Da quando è iniziato il quantitative easing la Fed ha riacquistato complessivamente 640Mld$ di asset, di cui oltre l’80% rappresentato da titoli emessi dalle agenzie sui mutui. Nel breve, la tenuta dell’area 3,10% apre nuovamente lo spazio per livelli sul decennale intorno a 3,35%.

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Valute: Dollaro nuovamente in deprezzamento vs. Euro sulla scia del recupero delle borse ed in attesa dell’indice Zew che potrebbe confermare i segnali di miglioramento della percezione dello stato dell’economia dell’area Euro da parte di investitori istituzionali ed analisti finanziari. Prima resistenza nel breve a quota 1,3630. I forti rialzi delle borse mondiali hanno favorito il deprezzamento dello Yen verso le principali valute mondiali. Verso Euro le resistenze per oggi si collocano a 131,40 e 132,90. I supporti a 130 e 129. Verso Dollaro l’area di resistenza è compresa nel range 97-97,50.

Materie prime: : in rialzo il greggio Wti (+4,8%) favorito dal rally delle borse e dagli scontri in Nigeria tra esercito ed i ribelli che avrebbero danneggiato alcuni oleodotti. Andamento contrastato per i metalli industriali, mentre sono scesi i preziosi guidati dall’argento (-1,3%). Contrastati anche gli agricoli. Infine secondo i dati di EPFR Global, gli investitori stanno entrando in modo corposo nel settore. Nella settimana terminata il 13 maggio, i flussi finanziari nei fondi legati alle materie prime sono stati 352,6 Mln$, il livello maggiore da 7 settimane.
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