Economia

Ucraina, prorogato l’accordo per esportare il grano

Grazie alla mediazione della Turchia è stato rinnovato l’accordo tra l’Ucraina e la Russia per garantire l’esportazione di grano e cereali dal paese. Conosciuto come Black Sea Grain Initiative, l’accordo è stato rinnovato per altri due mesi. Ad annunciarlo sono state le Nazioni Unite, il governo russo e quello ucraino.

Ricordiamo che le esportazioni di grano e cereali dall’Ucraina hanno ripreso nel corso del mese di agosto 2022, dopo che erano state bloccate a seguito dell’invasione della Russia avvenuta a febbraio 2022. Il corridoio marittimo umanitario, dopo poche settimane dal suo avvio, è diventato una vera e propria rotta commerciale, attraverso la quale le navi mercantili hanno la possibilità di transitare nei vari porti del paese di guerra. Ma soprattutto di viaggiare nel Mar Nero con una relativa sicurezza. Quello che è arrivato nel corso delle ultime ore risulta essere il terzo rinnovo dell’accordo: l’ultimo risaliva a marzo 2023.

Grano e cereali ucraini, un po’ di numeri

Attraverso la Black Sea Grain Initiative l’Ucraina è riuscita a trasportare qualcosa come 30 milioni di tonnellate di cereali, tra i quali primeggiano il grano, il mais ed i loro derivati alimentati. Ricordiamo, infatti, che l’Ucraina costituisce uno dei principali produttori al mondo di cereali.

Le rotte attraverso il Mar Nero riforniscono i principali paesi industriali ed arrivano a servire i luoghi più vulnerabili al mondo. Solo per fare un esempio, nel corso degli ultimi giorni 30 mila tonnellate di grano sono partite dall’Ucraina per arrivare in Sudan grazie ad una nave noleggiata dal World Food Program.

Grazie alle navi che possono lasciare i porti dell’Ucraina si riesce a fronteggiare l’inflazione, che ha colpito direttamente il prezzo del grano. Nel corso degli ultimi dodici mesi, infatti, i prezzi si sono stabilizzati e la volatilità si è ridotta. Ma soprattutto si è potuto registrare un calo globale dei prezzi alimentari pari al 20%. António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha commentato:

“Questi accordi sono importanti per la sicurezza alimentare globale. I prodotti ucraini e russi nutrono il mondo. Due mesi di rinnovo, però, non sono molti. Spero che raggiungeremo un accordo globale per migliorare, espandere ed estendere l’iniziativa. Guardando al futuro ci auguriamo che le esportazioni di alimenti e fertilizzanti, inclusa l’ammoniaca, dalla Federazione Russa e dall’Ucraina possano raggiungere le catene di approvvigionamento globali in modo sicuro e prevedibile, come previsto sia nella Black Sea Grain Initiative che nel memorandum d’intesa sui prodotti alimentari e le esportazioni di fertilizzanti”.

Le minacce della Russia

Nel corso delle ultime settimane la Russia, in più di un’occasione, aveva minacciato di interrompere l’accordo. Mosca era arrivata addirittura a mettere in atto alcune misure che avevano lo scopo di rallentare e in alcuni casi di bloccare le spedizioni di grano e cereali nel Mar Nero.

Stando a quanto riferiscono alcuni funzionari ucraini, sembrerebbe che la Russia stia bloccando nei porti turchi decine di navi cariche di grano, adducendo delle motivazioni evidentemente futili. Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, ha, comunque vada, provveduto a confermare che il Black Sea Grain Initiative è stato rinnovato. Ha aggiunto, però, che sono presenti alcune distorsioni che agli occhi della Russia devono essere sistemate.