Economia

Twitter, anche il Papa perde la spunta blu

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La spunta blu su Twitter è diventata un elemento distintivo che ha aiutato la piattaforma a diventare un forum affidabile per i giornalisti e gli attivisti. Ma recentemente, Twitter ha deciso di eliminare il flag blu che appare sugli account verificati per gli utenti che non hanno sottoscritto il servizio a pagamento da 84 dollari l’anno per mantenerla. Nemmeno personaggi di spicco come il Papa Francesco, Beyoncé, Bill Gates e Donald Trump sono al sicuro dalla rimozione della spunta blu.

Perché pagare per Twitter blu?

Il social media ha rivendicato che il metodo aiuterà a smascherare i profili falsi. Secondo il milionario patron di Tesla, Elon Musk:

“Si possono facilmente creare 10.000 o 100.000 account Twitter falsi utilizzando un solo computer da casa e l’intelligenza artificiale. Questo è il motivo per cui bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito”

Nonostante la rimozione della spunta blu per gli utenti non paganti, per il momento, il profilo della Casa Bianca è ancora verificato, ma ha annunciato di non avere intenzione di pagare gli 84 dollari l’anno per iscriversi al programma ‘Twitter blu’.

La spunta blu è diventata un simbolo di autenticità su Twitter, ma la sua eliminazione per gli utenti non paganti solleva alcune questioni sulla credibilità dei profili verificati. Tuttavia, per Musk, la spunta blu a pagamento è un modo per garantire una maggiore sicurezza sulla piattaforma e smascherare i profili falsi.

Musk non è in buone acque

Tuttavia, l’acquisizione di Twitter da parte di Musk ha suscitato molte critiche, soprattutto per la pioggia di critiche che lo ha travolto nell’ultimo periodo. Un investimento, quello sul social, che ha pesato anche su Tesla innervosendo Wall Street.

Il colosso delle auto elettriche ha registrato un calo degli utili a causa dell’aggressiva politica di taglio dei prezzi cavalcata da Musk. Nonostante ciò, il miliardario ha deciso di spingere su volumi maggiori invece che sui margini più alti, mostrandosi aperto a mettere sotto ulteriore pressione l’utile pur di rafforzare la domanda.

Le riduzioni dei prezzi delle auto elettriche decise da Musk hanno spinto le vendite e ora gli ordini “superano la produzione”, ha osservato il miliardario. Tuttavia, non tutti gli investitori sono convinti delle sue decisioni, e ciò si riflette in un forte calo delle azioni Tesla in Borsa.

Per Musk, il cammino per conquistare la fiducia del pubblico e di organizzazioni di primo piano è ancora lungo. Inoltre, molte aziende hanno rallentato le loro campagne pubblicitarie sulla piattaforma preoccupate dalla filosofia del magnate sudafricano sulla libertà di parola a tutti i costi.