Economia

Trump punta il dito contro la Cina: “pagherà per aver rotto l’accordo”

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Mercati con il fiato sospeso, attendono con ansia di vedere come finirà la partita tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale. Dopo il tweet del presidente Usa Donald Trump, che domenica scorsa ha minacciato un nuovo aumento dei dazi su 200 miliardi di merci importate dalla Cina e il successivo avvertimento cinese che reagirà con le necessarie “contromisure”, le speranze degli investitori si sono riaccese ieri alla notizia che il vicepremier cinese Liu He sarà oggi negli Usa per riprendere i negoziati.

Poi l’ennesimo colpo di scena messo in atto dal presidente Trump, che, durante la notte italiana, ha avvertito che il vicepremier cinese ”sta volando” negli Stati Uniti per continuare le trattative commerciali, ma la Cina ha ”rotto l’accordo” e ”pagherà”. 

Secondo l’agenzia stampa Reuters, che cita fonti interne al governo USA e private, a far saltare il banco delle trattative sarebbero stati i cinesi che venerdì sera, prima del tweet di Donald Trump, avrebbero presentato modifiche sistematiche all’accordo commerciale di quasi 150 pagine raggiunto dopo mesi di trattative.

In dettaglio, la Cina avrebbe cancellato l’impegno a modificare le leggi più contestate dagli Stati Uniti, cioè quelle relative al furto della proprietà intellettuale e dei segreti commerciali degli Stati Uniti, i trasferimenti forzati di tecnologia, la politica della concorrenza, l’accesso a servizi finanziari e la manipolazione valutaria.

Per Trump, Pechino avrebbe deciso di agire così nella speranza di “rinegoziare l’accordo con Joe Biden (tra i candidati democratici alla corsa per la Casa Bianca ndr).

Le trattative commerciali fra Usa e Cina sono attese riprendere nelle prossime ore e alla mezzanotte di venerdì sono previsti scattare i nuovi dazi contro Pechino. ”Non preoccupatevi” della Cina: ”tutto si risolverà”, ha aggiunto Trump, mandando ai mercati l’ennesimo messaggio contraddittorio.

Al via nuove sanzioni sull’export dell’Iran

Sempre in tema di commercio, Trump ha imposto nuove sanzioni contro il settore “del ferro, dell’acciaio, dell’alluminio e del rame” dell’Iran per aumentare la pressione sul regime di Teheran e ha minacciato di prendere ulteriori misure se l’Iran non “cambierà radicalmente il suo atteggiamento”.

Le sanzioni arrivano a un anno dalla decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dall’accordo sul nucleare iraniano e nel giorno in cui Teheran ha dichiarato di non volersi attenere ad alcuni degli impegni presi.

“Grazie alle nostre azioni, il regime iraniano non può finanziare la sua campagna di violenza e terrore”. Trump ha aggiunto, però, di essere pronto a “incontrare un giorno i dirigenti dell’Iran per negoziare un accordo e prendere le misure per dare all’Iran il futuro che merita”.