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Trimestrale in chiaroscuro per Netflix. Che lancia una serie su come diventare ricchi

A Wall Street occhi puntati su Netflix, che dopo la chiusura dei mercati ha presentato una trimestrale in chiaroscuro, con un incremento dei ricavi e un calo degli utili. Questo ha provocato uno scossone sul titolo, che ieri è sceso di oltre il 6% nelle contrattazioni after-hour, prima di recuperare tutto il terreno perso, e anche oggi in pre-market si trova in calo dell’1,20% a quota 329 dollari ad azione.

La trimestrale di Netflix

La società ha archiviato i primi tre mesi del 2023 con un ricavi pari a 8,16 miliardi di dollari, in aumento del 3,7% rispetto ai 7,87 miliardi di dollari realizzati un anno fa. Tuttavia, il gigante dello streaming deve fare i conti con un utile netto in calo a 1,31 miliardi di dollari, rispetto ai 1,6 miliardi di dollari realizzati nello stesso periodo del 2022.

In tal senso, l’utile per azione (EPS) di Netflix si è attestato a 2,88 dollari per azione, rispetto ai 3,53 dollari per azione realizzati lo scorso anno, con gli analisti che in media si aspettavano un utile per azione di 2,86 dollari e ricavi per 8,18 miliardi di dollari. L’utile per azione, pur registrando un calo anno su anno, ha battuto le stime degli analisti, mentre al contrario i ricavi, nonostante si siano attestati in aumento rispetto al medesimo periodo del 2022, hanno leggermente deluso le previsioni della vigilia.

Preoccupa la crescita degli abbonamenti

Ma le criticità non sono finite, con Netflix che nei primi tre mesi dell’anno ha registrato un incremento di abbonati di 1,75 milioni, deludendo così gli analisti che si aspettavano, secondo i dati di Bloomberg, un aumento di 2,41 milioni di nuovi abbonamenti. A fine marzo, il totale degli abbonati di Netflix è di circa 233 milioni.

Ricordiamo infatti che il numero di abbonamenti venduti è un parametro fondamentale per una società come Netflix e già in passato un calo del loro numero aveva innescato una raffica di vendite sul titolo. Teniamo infatti presente che i nuovi abbonati nell’ultimo trimestre del 2022 si attestarono a 7,66 milioni.

Ecco che questa tendenza del numero di abbonati preoccupa gli investitori che vedono un calo del ritmo di crescita, ampiamente ridotto rispetto al passato e rispetto al boom segnato dalla pandemia. Per questo motivo la società è sempre più alla ricerca di soluzioni innovative per cercare di allargare e fidelizzare la sua base di clienti. Tra le misure impiegate troviamo anche il lancio di un servizio a sconto ma con inserzioni pubblicitarie e limitazioni sulla condivisione delle password fuori dai membri del nucleo familiare.

Il nodo della condivisione delle password

Proprio su quest’ultimo punto, la società inizialmente aveva dichiarato che sarebbe dovuto partire nel primo trimestre, ma adesso ha annunciato che le limitazioni sulla condivisione delle password negli Usa inizierà nel secondo trimestre di quest’anno.

Secondo Netflix ci sono 100 milioni di famiglie che “condividono” i propri account a livello globale e che secondo le stime di Morgan Stanley la piattaforma potrebbe potenzialmente convertirne il 20-30% in abbonati paganti.

Ma non solo, un’altra novità è la fine del servizio di consegna fisica di DVD, il principale modello di business di Netflix alle origini. In tal senso, nel 2010 si raggiunse il picco del servizio di consegna, quando si contavano circa 20 milioni di utenti che si erano abbonati per ricevere i DVD nelle loro cassette delle lettere. Ma adesso i tempi sono cambiati e Netflix ha deciso così di abbandonare le le consegne dei DVD fisici ai clienti a partire 29 settembre.

Le previsioni per il secondo trimestre di Netflix

In ogni caso, l’azienda ha dichiarato di essere sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi finanziari per l’anno fiscale 2023. Per quanto riguarda il secondo trimestre di quest’anno, Netflix stima un EPS di 2,84 dollari ad azione, con un fatturato di 8,24 miliardi di dollari.
Inoltre, il margine operativo è stimato del 19%, con proventi operativi previsti di $ 1,6 miliardi, sostanzialmente invariati su base annua.

La serie Netflix “Come diventare ricchi”

A proposito di soldi, da ieri è disponibile proprio su Netflix la prima stagione della serie “Come diventare ricchi”. Questa docuserie è basata sul libro uscito nel 2009 di Ramit Sethi “I will teach you to be rich”, ovvero, “Ti insegnerò ad essere ricco”, e racconta il viaggio negli Stati Uniti di Ramit Sethi, consulente finanziario alla continua ricerca di persone che hanno bisogno del suo aiuto per mettere ordine alle proprie finanze.

Ramit Sethi oltre ad essere un affermato imprenditore è anche un consulente finanziario e nella serie ha il compito di aiutare otto nuclei familiari in difficoltà economiche a risparmiare, considerando i rischi finanziari in cui incorrono se non ragionano in chiave prospettica.

A ogni nucleo famigliare, Sethi affida un’agenda nella quale potranno pianificare la loro vita da ricchi, e cerca di far comprendere loro come prendere decisioni finanziarie migliori, impedendo così di perdere il controllo sui propri soldi.

Oltre alle storie, l’imprenditore spiega al pubblico i principi fondamentali da perseguire per poter raggiungere un’ottimale situazione economica.