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TRIMESTRALE A TONI CHIAROSCURI PER INTEL

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Il colosso dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq) ha annunciato il licenziamento di 4.000 dipendenti, pari al 4,8% della forza lavoro, per far fronte alla debole domanda mondiale di personal computer.

Alla luce della crisi sul mercato hi-tech, le vendite del leader dei microchip sono calate del 7%, ben al di sotto delle stime degli analisti. La notizia, giunta a borsa americana gia’ chiusa, sara’ digerita dal mercato europeo nella mattinata di mercoledi’.

Intel ha anche annunciato di aver totalizzato un utile netto di 7 centesimi per azione per il secondo trimestre fiscale.

Il fatturato ha subito un calo del 7% dal trimestre passato a $6,3 miliardi, mentre e’ risultato invariato nei confronti del risultato conseguito lo stesso periodo dell’anno scorso.

Escludendo dei costi di ricerca e sviluppo per $14 milioni e di costi di ammortamento di immobilizzazioni immateriali per un valore di $229 milioni e altri oneri straordinari, l’utile per azione e’ stato pari a 9 centesimi.

Il risultato e’ inferiore alle aspettative di Zacks a 11 centesimi.

La societa’ ha dichiarato che manterra’ questo tipo di esclusioni dall’utile operativo anche per le prossime trimestrali del 2002. Cio’ consentira’ una piu’ agevole comparazione dei risultati.

Controbilanciano le tante notizie negative le previsioni sulla seconda meta’ dell’anno, per la quale il produttore di chip prevede una modesta crescita della domanda.

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