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Trichet parla e l’euro scivola: bucata la soglia di $1,47

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Roma – “I livelli di inflazione sono molto alti, ma i tassi di interesse appaiono appropriati”. E’ quanto ha detto il presidente della Bce Jean Claude Trichet nella conferenza stampa seguita all’annuncio sui tassi di rifinanziamento, che sono rimasti invariati all’1,25%.

Certo, “i prezzi delle commodity stanno spingendo al rialzo dell’inflazione” e quest’ultima “si attesterà sopra il 2% nei prossimi mesi”: bisogna fare dunque tutto il possibile per tenere i prezzi al consumo sotto controllo. Trichet non ha proferito però la frase tanto temuta, ovvero quella relativa alla “forte vigilanza” sui prezzi, e in questo modo ha portato il mercato a smorzare le speculazioni su un nuovo rialzo dei tassi a giugno. Alla domanda su tale possibilità, Trichet ha preferito poi non rispondere, sottolineando che le pressioni inflazionistiche continueranno a essere monitorate.

Il numero uno della Bce ha parlato della crescita economica in Europa, puntando il dito sia sul momento di elevata incertezza, ma affermando anche che i rischi sono al momento “bilanciati”.

Riguardo al sistema finanziario europeo, Trichet ha affermato che “banche devono espandere il credito a privati e ci sono alcune banche che devono aumentare urgentemente il proprio capitale”.

Alle parole di Trichet si è accompagnato il forte crollo dell’euro, come dimostrato dal grafico allegato: nei confronti del dollaro, la moneta unica perde ben due figure, dopo essere balzato ieri oltre quota $1,49; il cambio eur/usd arriva a scendere anche al di sotto della soglia a quota $1,47 e alle ore $1,4695. Da segnalare che in mattinata il rapporto viaggiava stabilmente sopra quota $1,48.