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Rassicurazioni ai mercati finanziari sulla prossima legge di bilancio italiana arrivano dal presidente della Commissione Bilancio della Camera e responsabile economico della Lega Claudio Borghi.
Il Pil italiano in volume è cresciuto del’1,6% l’anno scorso, di 0,1 punti percentuali in più rispetto alla stima precedente di aprile. Nel 2016 l’espansione dell’attività è stata dell’1,1%, con una revisione al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima di aprile (+0,9%); il tasso di crescita del 2015 è stato rivisto allo 0,9%
L’OsservatorioMazziero Reasearch ha fotografato un rallentamento del Pil che sembra affiancarsi, in prospettiva, a un governo deciso ad aumentare le spese: INFOGRAFICA.
Per la banca Usa, la guerra dei dazi tra Usa e Cina rischia di essere solo l’inizio di un prolungato conflitto economico
Confermata la crescita dell’economia francese nel secondo trimestre dell’anno. Secondo l’Insee, l’ufficio statistico francese, che ha pubblicato oggi la stima dettagliata e definitiva, tra aprile e giugno, il Pil è salito dello +0,2% trimestrale mentre su base annua il progresso è stato dell’1,7%.
Il ministero dell’Economia starebbe stimando la crescita del Pil italiano per il 2019 allo 0,9%: lo affermano a Reuters fonti vicine al ministero, attualmente al lavoro sulla Nota di aggiornamento al Def. Tale previsione esclude l’aumento dell’Iva previsto dalle clausole di salvaguardia, il cui effetto recessivo è stimato fra 0,1-0,2 punti di Pil. Rispetto alla
Tra i fattori di rischio vengono citate Brexit, Italia, incertezze politiche, il protezionismo montante, la finanza e la debolezza dei mercati emergenti.
Nell’Interim Economic Outlook, diffuso oggi, l’Ocse ha rivisto al ribasso a +1,2% le stime di crescita del Pil italiano per il 2018 dal +1,4% indicato a fine maggio. Allo stesso tempo, l’organizzazione di Parigi ha confermato a +1,1% la previsioni per il 2019. Si tratta del ritmo di espansione più lento del G7 e il penultimo
Secondo l’ex responsabile della spending review, che stava per diventare premier, è troppo costoso uscirne: l’errore è stata la politica troppo espansiva nei primi Anni 2000
L’economia elvetica cresce più delle stime grazie ad una forte domanda internazionale. La conferma arriva dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), che ha alzato le sue stime sul Pil 2018 al 2,9% contro il 2,4% considerato in precedenza. Il gruppo di esperti incaricati di preparare le previsioni per Seco ha mantenuto la previsione di crescita del Pil del