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Tremonti, attento a non prenderci in giro

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Si è discusso oggi alla Camera il DEF (Documento di Economia e Finanza) per il 2012. Il governo e Tremonti non hanno fatto chiarezza su come e dove reperiranno i 35 miliardi di Euro necessari per portare il bilancio del 2014 in pareggio, secondo gli impegni pressi in sede Ue. Dal governo le solite proposte generiche e ad effetto (riduzione delle tasse, riforma fiscale, infrastrutture, ecc). In realtà nascondono la solita manovra “lacrime e sangue” di Tremonti a carico dei soliti noti che le tasse le pagano già (in particolare i lavoratori a reddito fisso). Italia dei Valori ha presentato proposte affinché questa volta le “lacrime e sangue” riguardino quelli che le tasse non le hanno mai pagate oppure le “caste politiche”.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il relatore di minoranza, onorevole Borghesi, per quattro minuti.

ANTONIO BORGHESI, Relatore di minoranza. Signor Presidente, il gruppo Italia dei Valori giudica questo Documento carente, non sufficiente, poco trasparente, poco chiaro e, per certi versi, anche misterioso. Questo lo vediamo quando passiamo ad esaminare il Programma nazionale di riforma che dovrebbe contenere le intenzioni del Governo. Si parla di interventi per favorire l’energia, ma dopo il trucco del referendum sul nucleare si dovrebbe scrivere molto di più di quanto è stato scritto.

Questo è un Governo che, in questi tre anni, sul piano delle ristrutturazioni dell’edilizia, di cui parla come elemento per muovere l’economia, è in realtà andato al contrario, perché ha portato da cinque a dicei anni il tempo di detrazione degli interventi infrastrutturali fatti nelle abitazioni per il risparmio energetico. Ha tentato di togliere il 55 per cento degli interventi per il risparmio dell’energia e non vi è riuscito solo perché l’opposizione ha protestato fortemente. Dice che vuole lavorare sulle infrastrutture, ma dopo dieci anni, dieci anni, di legge obiettivo solo il 20 per cento dei lotti è stato completato e il 55 per cento delle opere contenute nella legge obiettivo non è mai neppure stato iniziato.

La riforma fiscale, dice che faranno la riforma fiscale. È l’ennesimo annuncio, l’hanno già fatto nel 1994, nel 2003, lo rifanno oggi e non lo hanno mai assolutamente portato in fondo. Per cui è un oggetto misterioso. Non vi è scritto dove vanno a prendere i soldi per farla e vi è una pressione fiscale che, invece, viene data addirittura in aumento rispetto a quella attuale. È chiaro ed evidente che il documento è carente: la Banca d’Italia dice che ci vogliono 35 miliardi di euro per rispettare il progetto e il raggiungimento dell’obiettivo; la Corte dei conti parla di 40 miliardi; Tremonti ha continuamente negato che ci fosse bisogno di una manovra aggiuntiva, salvo finalmente riconoscerla, poche decine di giorni fa, dicendo però che è una manovra più bassa e che si farà dopo le elezioni politiche del 2013. E già si parla di «manovra lacrime e sangue».

Non c’è dubbio che se la farà Tremonti sarà una «manovra lacrime e sangue», perché a pagare saranno sempre i soliti. L’Italia dei Valori, all’interno di questo documento, prevede invece una manovra senza lacrime, ma con sangue, il sangue di coloro che non hanno mai pagato le tasse in questi anni, con un contributo di solidarietà nazionale da parte di quelli che hanno portato soldi all’estero e poi li hanno reimportati senza pagare, una manovra per prevedere altre ipotesi di questo tipo (ad esempio, noi pensiamo all’intervento sulle rendite speculative, per una tassazione diversa da quella attuale). Ma, naturalmente, non dimentichiamo che vi sono altre strade, perché non siano lacrime per i normali cittadini: lo smobilizzo di un patrimonio pubblico di 700 miliardi di euro, la cessione dei crediti rappresentati da 300 miliardi di cartelle esattoriali non pagate (300 miliardi di euro!)…

PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Borghesi.

ANTONIO BORGHESI … per non dimenticare – e concludo, signor Presidente – interventi per i costi e gli sprechi della politica, a partire dall’abolizione delle province – che noi continuiamo a suggerire -, dal blocco delle auto blu, dall’abolizione dei 25 mila posti di amministratori e delle 7 mila società a partecipazione degli enti locali.
Sono tutti interventi che si possono realizzare e che non rappresenterebbero lacrime per i cittadini, forse un po’ di sangue in più per chi non ha mai pagato le tasse.

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