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TREGUA MOMENTANEA BOSSI BERLUSCONI, E UNA PATACCA PER TREMONTI

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Un “patto di concertazione” tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti e una sorta di cabina di regia nel Pdl per “condividere” la politica economica. E’ questo, spiegano fonti parlamentari del Pdl, l’esito del confronto di queste settimane. Tremonti, rivelano le stesse fonti, presiedera’ il comitato di politica economica, un nuovo organismo che sara’ creato proprio per aprire una stagione di dialogo sulla politica economica.

La soluzione e’ stata trovata al termine di un lungo lavoro di mediazione compiuto dai vertici del partito di via dell’Umilta’. Bondi, La Russa e Verdini, assieme ai due capigruppo di Camera e Senato, sono rimasti in contatto diretto con Arcore e alla fine si e’ deciso di percorrere questa strada.

L’incontro di questa sera ad Arcore fra il Premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e’ durato poco meno di cinquanta minuti. Il ministro ha lasciato la residenza del Presidente del Consiglio in auto senza alcuna dichiarazione.

“E’ stato chiarito ogni equivoco. Continua con grande impegno una collaborazione che e’ stata sempre intensa e proficua da piu’ di 15 anni”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, sull’incontro di questa sera fra Berlusconi e Tremonti. –

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(APCOM) – Un documento di fiducia da far votare all’Ufficio di presidenza già fissato per il 5 novembre, ma soprattutto un ruolo all’interno del Pdl come capo di un Comitato economico creato ad hoc. Sarebbe questa la proposta che oggi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dovrebbe avanzare al ministro dell’Economia Giulio Tremonti per mettere fine al braccio di ferro degli ultimi giorni.

Di certo, in vista dell’incontro che si terrà questa sera ad Arcore tra il premier e il responsabile di via XX settembre, non si discute più della possibile promozione di quest’ultimo a vice presidente del Consiglio. Piuttosto per il ministro potrebbe essere creato un ruolo non ancora previsto dallo Statuto, che lo metta a capo della politica economica del Pdl, anche con l’istituzione di un nuovo comitato che diventi luogo di discussione.

Allo stesso tempo, comunque, Tremonti si dovrebbe fare garante della linea indicata ieri dai tre coordinatori dopo l’incontro con Berlusconi, che prevede di coniugare le esigenze del rigore con quelle dello sviluppo. In questa ottica potrebbero arrivare nell’esame della Finanziaria ulteriori misure in questa direzione.

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commenta Oscar Giannino:

Siamo seri. La soluzione varata questa sera ad Arcore è una pezza a colori. La presidenza a Tremonti del comitato economico del PdL, formato dai tre coordinatori del partito e dai capigruppo a Camera e Senato formalizza che il ministro deve coordinarsi con chi lo critica, e che Berlusconi – come prescrive la Costituzione – è sovraordinato. La mia personalisima opinione è che Tremonti abbia comunque formalizzato da parte sua una distinzione politica molto forte, da Berlusconi e dall’attuale PdL. In vista del futuro, che si preannuncia travagliato. E chi vivrà vedrà, in che cosa possa consistere. Non lo sa di preciso nessuno dei protagonisti. Neanche Tremonti. Né Silvio. Ma la distinzione politica è stata segnata. Il comitato serve solo a tirare avanti in qualche modo. Voglio vedere come, appena si comincia a votare sugli emendamenti alla finanziaria.