Economia

Tredicesima: circa il 30% dei dipendenti la metterà da parte

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Tra coloro che percepiscono la tredicesima (il 71,4% dei consumatori), il 27,3% la metterà da parte sotto forma di risparmio, il 27,1% la utilizzerà per le spese per la casa e la famiglia, mentre il 17,3% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale e il 12,9% ci pagherà tasse e bollette.
Così emerge dall’ultima indagine della Confcommercio che ha scattato una fotografia del momento in merito ai consumi di Natale secondo cui l’atmosfera di incertezza ha “colpito” la consolidata abitudine di cominciare a fare regali a fine novembre e che la spesa complessiva per i regali di Natale è calata del 18%.

Quest’anno per i regali, dice l’indagine della Confcommercio, si spenderanno complessivamente 7,3 miliardi, in calo del 18% rispetto allo scorso anno (8,9 miliardi). In termini pro capite, si spenderanno 164 euro, cifra leggermente inferiore a quella del Natale 2019 (169 euro).

Con riferimento al budget stanziato, aumentano i consumatori che spenderanno meno di 300 euro per i regali (94,2% erano il 91,6% nel 2019) e si riduce in modo vistoso la percentuale dei consumatori che spenderanno oltre i 300 euro (-31% la variazione percentuale rispetto al 2019).
Comportamenti che, nel complesso, diminuiscono il valore degli acquisti.

Tredicesima: con Cig e Covid in fumo fino all’80%

Con la Cig-Covid, le tredicesime saranno tagliate, nei loro importi, fino all’80%: il contributo orario di 4 euro, pagato dall’Inps, ingloba, infatti, anche il rateo della retribuzione di Natale.
Il che si traduce  per i milioni di dipendenti in Cassa integrazione Covid nella perdita di  quattro quinti degli importi delle 13me mensilità. È quanto segnala il Centro studi di Unimpresa, in un documento nel quale spiega che quanto alla tredicesima mensilità, non è mai stato chiarito che il contributo orario “Cig Covid”, pari a poco più di 4 euro, comprende anche il rateo della retribuzione di Natale.