Economia

Trader guadagna 200 milioni puntando su Ethereum: nessuno sa chi sia

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Durante la grande crescita di Ethereum la scorsa settimana, un trader è riuscito a guadagnare 200 milioni di dollari puntando sulla criptovaluta. Nell’arco di due settimane il prezzo di una singola moneta è salito da circa 220 dollari a 400; il trader ha potuto così trasformare 55 milioni di ricchezza in più di 398. Nessuno sa la sua identità, necessaria soprattutto per la tassazione.

Il numero sempre maggiore di ricchi investitori nelle criptovalute comincia a far infuriare le autorità di regolamentazione, che chiedono maggiore trasparenza nel mercato di queste valute. In particolare sostengono che i portafogli di criptovalute debbano includere informazioni che portino a conoscere l’identità degli utenti. Altrimenti la continua associazione delle criptovalute con la criminalità potrebbe danneggiare la valutazione del mercato.

Il detentore del portafoglio 0x00A651D43B6e209F5Ada45A35F92EFC0De3A5184, per esempio, che detiene tokens di Ethereum per un valore di circa 150 milioni di dollari a prezzi attuali, è ignoto e si è reso “trasparente” soltanto attraverso un post su Instagram in cui si vantava dei guadagni incamerati durante la crescita di Ethereum di giugno.

“Ricevo molti messaggi privati che mi chiedono quante criptovalute posseggo”, c’era scritto nel post.

Le autorità di regolamentazione vedono sempre di più BitCoin e Ethereum come aiuto agli evasori fiscali e ai criminali. Sostengono che questo elemento potrebbe far perdere credibilità alle criptovalute e peggiorare il loro movimento dei prezzi. Il gestore di hedge fund Michel Novogratz ha detto il mese scorso di avere il 10% del suo patrimonio netto investito in moneta virtuale.

“Le criptovalute potrebbero diventare un business da cinque bilioni di dollari”, ha detto Novogratz, “ma hanno bisogno di sviluppare principi di scambio sani per soddisfare i regolatori e acquisire legittimità”.