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Toto Farnesina: salgono quotazioni di Lia Quartapelle, ignota a tutti

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ROMA (WSI) – Dal caos creativo della Leopolda, un nome nuovo emerge nella prima fila dei possibili successori di Federica Mogherini alla guida della Farnesina.

Secondo fonti diverse e concordanti, sarebbero salite piuttosto in alto le quotazioni di Lia Quartapelle, 32 anni, deputata milanese del Pd alla prima legislatura, a lungo ricercatrice dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale.

Il nome della giovane parlamentare lombarda per il vertice della Farnesina sembra scartare quelli più volte circolati nei giorni scorsi, come l’attuale sottosegretario agli Esteri, Lapo Pistelli o la vicepresidente della Camera, Marina Sereni.

Non che le loro chance si siano del tutto dileguate, ma in favore della Quartapelle, oltre naturalmente al fattore rosa che condivide con Sereni, giocherebbe soprattutto la totale novità che la sua nomina comporterebbe, quell’effetto sorpresa che è ormai parte essenziale della narrativa renziana.

Anche perché, se sul piano dell’esperienza e della rete di contatti internazionali l’ipotesi Quartapelle si presta a serie obiezioni, nessuno può contestarne le credenziali in politica estera. Baccalaureato col massimo dei voti in Galles presso lo United World College of the Atlantic, tempio del dialogo interculturale e interreligioso; master in Economia alla Soas di Londra e dottorato a Pavia, Lia Quartapelle è stata responsabile del programma Africa dell’Ispi.

A Montecitorio, dov’è entrata nel 2013, è membro della Commissione esteri e fa parte della delegazione presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Fino a poche ore fa, a conferma che una sorta di nebbia d’artista sembra circondare le scelte di Palazzo Chigi, c’era comunque anche un altro nome di donna in circolazione per la successione a Mogherini, che da venerdì prossimo sarà ufficialmente Lady Pesc: quello di Simona Bonafè.

Ma la deputata europea del Pd è sembrata chiamarsi fuori ieri, quando ha detto: «Sto bene dove sto, grazie». Nessuna conferma, ma sorprese ci potrebbero sempre essere, ha trovato invece l’ipotesi dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni, direttore del personale al ministero.

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