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TONFO DELLE BANCHE: AHI, E’ UN CATTIVO PRESAGIO

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I cali di oltre il 20% registrati ultimamente dalle banche regionali e dai costruttori di case, unito alla crisi del settore dei trasporti, gettano ombre sul futuro del mercato, segnalando che probabilmente il rally dell’S&P 500 e’ destinato a interrompersi.

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Gli istituti piu’ piccoli che offrono prestiti immobiliari hanno perso in media il 23% dai massimi di quattro mesi toccati l’8 maggio. Non e’ andata meglio ai costruttori di case, che sono scivolati del 25% dal 4 maggio, quando hanno raggiunto il livello piu’ alto da ottobre dell’anno scorso. La paura che i tassi sui mutui, le perdite creditizie e i pignoramenti siano in crescita ha innescato una corsa alle vendite di quelle societa’ che dovrebbero figurare tra i principali beneficiari del pacchetto di stimolo governativo da $12800 miliardi.

In passato alle perdite accusate dal settore bancario in questione ha fatto seguito un inevitabile calo dall’S&P 500, con gli investitori che hanno iniziato a rivolgere una sempre maggiore attenzione alle perdite immobiliari, considerate principali responsabili della contrazione delle attivita’ di prestito.

Il crollo del 51% della banche regionali nei 28 giorni successivi all’8 dicembre e’ giunto un mese prima che l’S&P 500 iniziasse la sua ripida discesa verso i minimi di 12 anni di 676.53 punti, accumulando un calo del 28%. I massimi di tutti i tempi toccati dai titoli degli istituti a febbraio 2007 hanno preceduto di sette mesi il record realizzato dall’S&P 500.

“Se il mercato immobiliare e del credito ci hanno portato dove siamo finiti, allora vuol dire che dovranno stabilizzarsi prima che si possa sperare in una ripresa”, sottolinea in un’intervista concessa a Bloomebr Mark Demos, money manager di Fifth Third Asset Management. “Stanno crescendo i timori che non siano fuori dal tunnel. Una situazione meno negativa non vuol dire che sia positiva”.

Le scommesse degli investitori sul fatto che gli sforzi compiuti dal governo metteranno fine alla prima recessione su scala globale dai tempi della seconda guerra mondiale hanno spinto il paniere allargato in rialzo del 15% dal 31 marzo a ieri. Si tratta della migliore prova trimestrale dal 1998. Forti di un progresso del 35%, i titoli finanziari sono quelli che piu’ hanno guadagnato terreno tra i 10 settori che compongono l’S&P 500.