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TOKYO E’ LA CITTA’ PIU’ COSTOSA DEL MONDO

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Tokyo supera Mosca e diventa la città più cara del mondo. Lo rivela l’annuale studio condotto dalla società di consulenza Mercer che ha analizzato il costo della vita in 143 città del pianeta. Nonostante la recessione abbia colpito l’intero globo e la disoccupazione sia aumentata in tutte le metropoli, la vita in tante città internazionali continua a essere molto costosa. L’indagine, ideata per fornire indicazioni sui costi alle aziende che hanno dipendenti all’estero, analizza i prezzi di circa 200 articoli in ogni città, tra cui alloggi, cibo, abbigliamento, trasporti e tempo libero e prende come punto di riferimento New York alla quale sono conferiti cento punti. L’analisi conferma che la vita nel 2009 è molto più costosa nelle città europee e asiatiche rispetto a quelle americane, nonostante che quest’ultime, a causa delle forti oscillazioni dei cambi e del rafforzamento del dollaro, abbiano guadagnato posizioni in classifica rispetto all’anno scorso.

TOP TEN – Se si esclude New York, piazzatasi ottava, nella top ten vi sono solo città asiatiche e europee. Tokyo primeggia su tutte le metropoli con 143,7 punti, quasi il triplo rispetto a Johannesburg (49,6 punti), la città sudafricana che quest’anno è ultima in classifica e toglie ad Asunción il primato di centro più economico del mondo. La vita nella capitale giapponese è davvero cara visto che un biglietto di metropolitana costa 2,30 euro mentre per prendere un caffè e leggere un giornale bisogna sborsare quasi 9 euro. Tokyo è seguita da un’altra grande metropoli del Sol Levante, Osaka, che si piazza seconda con 119,2 punti mentre sul gradino più basso del podio si ferma Mosca, primatista l’anno scorso, che perde rispetto al 2008 ben 27 punti. Seguono in successione Ginevra, Hong Kong, Zurigo, Copenaghen e New York. Chiudono la top ten Pechino e Singapore.

ITALIANE – Rispetto all’anno scorso le città europee in generale hanno perso diversi posti in classifica. Oltre alla già citata Mosca passata dal primo al terzo posto, possiamo notare che Londra e Oslo, che nel 2008 erano entrambe nella top ten, nella classifica di quest’anno si piazzano al sedicesimo e al quattordicesimo posto, perdendo rispettivamente 13 e 10 posizioni. Anche le città italiane scendono in classifica: Milano, che l’anno scorso era l’ultima della top ten, quest’anno perde una posizione e si piazza undicesima. Roma invece, che era sedicesima, nel 2009 si ferma al diciottesimo posto. Discorso opposto per le città americane e del Medio Oriente che in generale guadagnano posizioni: Los Angeles passa dal cinquantacinquesimo posto al ventitreesimo, Chicago dall’ottantaquattresimo al cinquantesimo, mentre Dubai balda dal cinquantaduesimo al ventesimo posto. Nathalie Constantin-Métral, senior researcher di Mercer, commenta: «Tra le principali conseguenze della recessione dello scorso anno abbiamo osservato delle fluttuazioni significative nella maggior parte delle valute mondiali, il che ha segnato profondamente la classifica di quest’anno. Molte monete, tra cui l’euro e la sterlina, si sono fortemente indebolite rispetto al dollaro, facendo perdere molte posizioni alle città europee».

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