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TLC: LA SCURE DI ARMSTRONG CADE SU AT&T

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Michael Armstrong, presidente e amministratore delegato di AT&T (T), sotto pressione per il deprezzamento del titolo in borsa, ha deciso di procedere con lo spin-off delle attivita’ di telefonia su lunga distanza, il ‘core business’ tradizionale della societa’.

La proposta e’ giunta sul tavolo del consiglio di amministrazione che – secondo indiscrezioni circolate questa mattina sui mercati finanziari americani – sarebbe orientato ad approvare l’operazione.

Fonti interne alla societa’ riferiscono che il progetto iniziale di Armstrong fosse quello di vendere il servizio di telefonia su lunga distanza, leader assoluto negli Stati Uniti, capace di generare un flusso di cassa di $8 miliardi.

Trattative riservate sarebbero state condotte con Verizon Communications Inc. (VZ), la societa’ nata dalla fusione di GTE e Bell Atlantic, ma i colloqui sembrano essersi arenati sul dettaglio del prezzo.

Armstrong ha cosi’ deciso per lo scorporo, in linea con il processo di trasformazione avviato in AT&T, una sorta di mutazione genetica della compagnia che negli Stati Uniti significa telefono per antonomasia.

La societa’ ha speso $100 miliardi in acquisizioni per mettere insieme il primo network di televisione via cavo del Nord America e continua a investire per adeguarlo alla tecnologia digitale.

L’obiettivo e’ di fornire ai consumatori 200 canali, programmi televisivi ad alta definizione e Internet ad alta velocita’, sino a 50 volte quella dei modem tradizionali, attraverso un unico cavo coassiale.

AT&T, che conta ad oggi un bacino d’utenza di circa 60 milioni di persone per la telefonia a lunga distanza, ha registrato nel 1997 un fatturato di $51,58 miliardi. Il fatturato e’ poi cresciuto a $53,22 miliardi nel 1998 e a $62,39 miliardi nel 1999. Gli analisti di Wall Street prevedono per il 2000, un fatturato di $64,13 miliardi.

FATTURATO 1999

Utenza Business

$ 27,48 mld

Utenza domestica

$ 21,85 mld

Telefonia mobile

$ 7,63 mld

Banda Larga

$ 5,08 mld

Grande utenza d’affari

$ 0,56 mld

Fonte: AT&T

Gli utili si sono attestati a $4,25 miliardi nel 1997 per poi salire a $5,14 miliardi nel 1998 e ridiscendere a $3,43 miliardi nel 1999. Le aspettative di mercato per il 2000 sono per un utile di $6,12.

Al 3 ottobre 2000, dieci societa’ di brokeraggio di Wall Street hanno attribuito al titolo AT&T un rating “Strong Buy”, sei un rating “Moderate Buy” e altre undici un rating “Hold”.