Economia

Tesla richiama oltre 1 milione di auto e aumenta le tariffe dei supercharger

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Tesla ha effettuato un richiamo che riguarda quasi 1,1 milioni di veicoli statunitensi a causa di un malfunzionamento del sistema di inversione automatica dei finestrini, che potrebbe causare delle lesioni a conducente e passeggero.  Lo riferisce l’agenzia Reuters. Il produttore di auto elettriche ha comunicato alla National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’agenzia di sicurezza americana, che effettuerà un aggiornamento via Ota (software over-the-air), ossia virtuale, del sistema di inversione automatica dei finestrini. Il richiamo riguarda unità di Model 3 2017-2022, Model Y 2020-2021 e Model S e Model X 2021-2022. Ma non è l’unica brutta notizia per i clienti di Tesla, che ha anche aumentato le tariffe di ricarica tramite la sua rete Supercharger europea

I rincari di Tesla

A seguito del caro energia che sta interessando l’Europa, Tesla ha inviato una mail ai proprietari di un’auto della società, annunciando la variazione tariffaria. Nell’e-mail, Tesla invita i clienti a verificare attraverso l’infotainment della vettura i nuovi prezzi poiché anche all’interno dello stesso Paese i costi di ricarica variano leggermente.

Questi pesanti rincari giungono in un momento delicato per il settore automobilistico, che sta spingendo verso il passaggio alle auto elettriche. Anche i carburanti sono schizzati alle stelle da qualche mese, però, con questo aumento del costo dell’energia, il risparmio di chi utilizza una vettura elettrica, sta diventando sempre più ridotto pensando al costo per fare un pieno.

Dall’altra parte l’annuncio arriva a pochi giorni dall’apertura, in Islanda, delle stazioni Supercharger a BEV di altri brand. Una liberalizzazione già avvenuta in paesi come Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. Una rivoluzione che entro la fine dell’anno dovrebbe toccare anche gli Usa.

In Italia rincari del 35%

Ma torniamo all’annuncio dei rincari. Non sarà esente l’Italia, dove l’aumento medio è del 35%: si passa in pratica da 0,49 a 0,66 €/kWh. Un vero e proprio salasso, tuttavia in linea con quanto è aumentata l’energia elettrica e quanto fatto anche dagli altri operatori. Le nuove tariffe sono allineate a quelle delle principali aziende, che si rivolgono però a tutte le auto elettriche.

Alcuni offrono tariffe agevolate con formule di abbonamento, al momento non adottate nella politica commerciale Tesla. Inoltre alcune case automobilistiche hanno stretto convenzioni che offrono un quantitativo di energia già incluso nel prezzo d’acquisto della vettura. Non è da sottovalutare, inoltre, la potenza di ricarica offerta in relazione al prezzo di ogni singola stazione.