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Tesla delude in Cina, mentre Musk “stuzzica” ancora su Dogecoin

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Il titolo Tesla è in caduta a Wall Street dopo che un rapporto sulle vendite in Cina realizzate ad aprile ha deluso le aspettative del mercato. Le vendite nel Paese del Dragone sono scese dalle 35.478 unità di marzo alle 25.845 del mese scorso. E’ quanto si apprende dalla Associazione per le automobili passeggeri cinsese (Pca). In apertura di seduta martedì il titolo Tesla ha ceduto oltre il 2%, mentre nel pre-market viaggiava a -7%.

La domanda è stata robusta in Europa, e la stessa Pca ha fatto sapere che circa 14mila veicoli prodotti nella gigafactory di Shanghai sono stati esportati nel Vecchio Continente.
A partire da marzo una comunicazione delle autorità cinesi aveva dissuaso il personale militare dall’acquistare una Tesla proibendo l’accesso di questi veicoli alle strutture collegate alla difesa. Il timore, ufficialmente, è che i molteplici sensori delle auto americane possano essere sfruttati a fini di spionaggio militare.

Musk lancia il sondaggio: “Pagare una Tesla in Dogecoin?”

Nel frattempo Elon Musk ha continuato solleticare le fantasie degli appassionati di criptovalute. In mattinata il popolare manager ha lanciato sul suo profilo Twitter un sondaggio nel quale veniva chiesto se Tesla avrebbe dovuto accettare i Dogecoin come forma di pagamento per l’acquisto delle proprie automobili. Stiamo parlando della stessa criptovaluta nata per scherzo e poi “portata sulla Luna” dal coordinamento dei piccoli risparmiatori sul social network Reddit. Nonostante tutto bel il 77% delle risposte sono state affermative: Tesla, dopo Bitcoin, dovrebbe accettare anche i Dogecoin come forma di pagamento.
Anche oggi il Dogecoin ha reagito con un rialzo esuberante in seguito alle “sponsorizzazioni” via social lanciate da Elon Musk.