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Terzo Polo verso Partito della Nazione: ministri con Casini e Pisanu

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Roma – La crisi della politica è innanzitutto crisi “dei partiti”, le forze politiche vanno “rinnovati” per arrivare ad un “bipolarismo maturo” e il Pdl deve lavorare “insieme ad altri” alla costruzione di un “nuovo movimento liberaldemocratico”. E’ quanto si legge in un documento promosso da Giuseppe Pisanu e Lamberto Dini e firmato da una trentina di senatori Pdl.

“Il Pdl – si legge nell’appello – può essere il motore principale di un tale processo, ma non può pretendere di guidarlo da solo. Siamo convinti che il meglio della sua esperienza politica si salva soltanto con la partecipazione, insieme ad altri e in condizioni di pari dignità, ad un nuovo movimento liberaldemocratico, laico e cattolico, nazionale ed europeista, egualmente contrario ad ogni forma di estremismo. Da solo il Pdl non andrebbe lontano, anzi rischierebbe di arretrare ulteriormente”.

Per raggiungere l’obiettivo, sostengono Pisanu e Dini, sarà fondamentale “una legge elettorale proporzionale ad effetto maggioritario, perché ci sembra funzionale alla ricomposizione del sistema politico”.

Il contenuto di questo articolo – pubblicato da Repubblica – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Roma – Annuncio a sorpresa di Pier Ferdinando Casini che accelera sul partito della Nazione, e fa sapere che sono in arrivo importanti novità per la “sua” creatura che avrà il battesimo in occasione delle prossime politiche: del nuovo partito faranno parte anche alcuni ministri dell’attuale governo tecnico guidato da Monti.

Il leader Udc ne ha parlato a Otto e mezzo e alla domanda se nel Partito della Nazione entreranno anche alcuni tecnici dell’attuale esecutivo, ha risposto sornione “penso di si”. Ci sarà anche Corrado Passera? “E chi sa…’ ha ribattuto Casini consapevole di scatenare così una grande curiosità ma anche allarme in alcuni settori della politica.

Ed infatti, a stretto giro, è arrivato la preoccupata reazione del Pdl che ha affidato a Maurizio Lupi vicepresidente della Camera, il compito di ‘smontare’ il progetto. “Le dichiarazioni di Pier Ferdinando Casini sono azzardate se non addirittura gravi e pericolose per il futuro del governo Monti”, ha attaccato Lupi che ha aggiunto: “Se è vera infatti la notizia che ministri dell’attuale esecutivo sarebbero già pronti ad entrare nel suo Partito, mi sembra evidente che questo non è più un governo tecnico. E non mi sembra una buona notizià”.

Ha gettato il sasso nello stagno, dunque, Casini che ha fatto intendere come i lavori in corso per la nuova formazione siano a buon punto: il partito della nazione sarà in pista per le politiche perchè “c’è bisogno di un nuovo soggetto”, e quello sarà il banco di prova. “Penso che ci saranno novità nelle prossime ore”, ha detto Casini dosando sapientemente le informazioni. “Già dei gesti ci sono stati all’interno dell’Udc – ha continuato – e noi dell’Udc e del terzo Polo siamo convinti che c’è bisogno di un nuovo soggetto politico, una cosa diversa che metta insieme tecnici e politici, sindacalisti intelligenti e imprenditori illuminati”.

Il soggetto non verrà costruito prima delle amministrative “perchè – ha spiegato – è impossibile, visto che si vota domani l’altro, ma sarà pronto prima delle elezioni.

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(AGI)

Roma – Il Partito della Nazione nascera’ prima delle prossime elezioni politiche e avra’ al suo interno tecnici dell’attuale Governo Monti. Lo annuncia a Otto e mezzo il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Alla domanda se il tecnico sia Passera, Casini risponde: “Chi lo sa…”. Il Partito della Nazione – prosegue Casini – “mettera’ insieme tecnici e politici, sindacalisti intelligenti ed imprenditori illuminati”.

CASINI, GRILLO E’ UN POPULISTA CHE SEMINA VENTO. “Chi semina vento, raccoglie tempesta. Grillo e’ un populista, come lo era la Lega. Oggi vediamo come e’ finita” afferma Casini. La Lega “e’ stata sconfitta dalle quote latte e dalle ronde non dal caso Belsito”.

FISCO: CASINI, E’ FUMO DIRE CHE NEL 2013 TOGLIEREMO IMU. “E’ fumo dire che nel 2013 toglieremo l’Imu. Diciamo no al libro dei sogni”. Con queste parole il leader dell’Udc commenta la proposta di Alfano di rendere ‘una tantum’ l’Imu per il 2012.

“Io in Parlamento dissi che togliere l’Ici era un errore – prosegue Casini – oggi si ritroviamo l’Imu che e’ piu’ pesante dell’Ici. Gli italiani possono giudicare”.