Società

G20: terrorismo “mostruoso”, ma non collegarlo a religioni

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ANTALYA (WSI) – La mattanza di venerdì sera avvenuta a Parigi è arrivata inevitabilmente fino al G20 che ha preso il via a Belek in Turchia, dove i leader del grandi paesi del mondo si sono riuniti per discutere di crescita, occupazione e investimenti a livello globale. Come sempre l’Italia sarà lasciata ai margini, con il premier Renzi che farà da spettatore. Putin, Obama e Merkel sono i protagonisti dell’evento. Grande assente invece il presidente francese Hollande, impegnato inevitabilmente con l’emergenza nazionale.

Nella bozza del comunicato finale si legge che i leader del G20 “condannano, nel modo il più forte possibile, gli inumani attacchi terroristici” avvenuti a Parigi il 13 novembre e ad Ankara il 10 ottobre.  Il comunicato dovrebbe essere pubblicato nel pomeriggio da Antalya (Turchia). Gli attacchi, si legge nella bozza”sono un affronto inaccettabile per tutta l’umanità”. Il G20 si impegna a “lottare contro il terrorismo in tutte le sue forme e dovunque avvenga”. La condanna è contro “inequivocabilmente tutti gli atti, metodi e pratiche di terrorismo, che non possono essere giustificati in alcuna circostanza, a prescindere dalle loro motivazioni, in tutte le loro forme e manifestazioni, ovunque e da chiunque siano commessi”. Tuttavia, si precisa:

“riaffermiamo che il terrorismo non può e non deve essere associato ad alcuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico”.

All’apertura dei lavori, domenica pomeriggio, il presidente turco Erdogan ha fermamente condannato gli attentati di Parigi, manifestando tutta la vicinanza del G20 al popolo francese e chiedendo un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi di Ankara, di inizio ottobre e di Parigi, entrambi rivendicati dall’Isis.

Ha come finalità proprio quella di rispondere al fanatismo armato islamico, la posizione strategica scelta per il G20, a circa 500 chilometri dal confine siriano. I leader europei, Donald Tusk, ipresidente del Consiglio europeo e Jean Claude Juncker, presidente della Commissione europea, avevano chiesto che l’incontro tra i leader del Gruppo dei 20 (19 paesi + l’Unione europea), non fosse un “semplice summit, visto che è venuto il momento di agire”.

Ma i leader europei invitano anche a non fare confusione tra terroristi e rifugiati, indice “di pericolose reazioni di pancia”.

L’ordine del giorno del G20 è inevitabilmente cambiato come ha sottolineato il Presidente turco Erdogan incontrando il presidente americano, Barack Obama. Compito del vertice è quello di inviare “un messaggio forte, molto duro” sulla lotta al terrorismo. Si prepara così un comunicato finale separato da quello generale, incentrato sulla crescita globale, che confermerà l’impegno comune del G20 a proseguire insieme la lotta contro il “mostruoso” terrorismo, aumentando i controlli alle frontiere e agli aeroporti ma senza menzionare direttamente i singoli Stat o gruppi terroristici. Per Obama è necessario raddoppiare gli sforzi per una transizione politica in Siria, aumentando pe pressioni su Isis. Il fine è chiaro: catturare i responsabili e assicurarli alla giustizia.

Per Renzi invece, che ha appena evidenziato un avvicinamento con il Cremlino dopo le sanzioni economiche imposte contro Mosca dalla comunità europea per l’interventismo in Crimea e Ucraina, sarà importante giocarsi tutte le carte a disposizione nel faccia a faccia con Putin, il terzo vertice bilaterale tra Italia e Russia quest’anno.