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TERREMOTI ANCHE NELLE VALUTE, LO YEN SALE AI MASSIMI DI 13 ANNI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione in calo sulla scia delle tensioni sui listini azionari. Il calo è proseguito in mattinata con il decennale sceso a 3,70% ed il due anni sotto il 2,70% con lo spread rimasto intorno ai 100 pb. Dopo il settore bancario i governi lavorano per mettere a punto piani a sostegno dell’economia reale.

E’ stata annunciata la creazione di un fondo sovrano francese entro fine anno per sostenere le imprese strategiche del paese indipendentemente dalla dimensione. Il presidente francese non ha comunicato l’ammontare del fondo, ma ha dichiarato che esso sarà finanziato dalla Cassa Depositi e Consegna (CDC), ma riceverà risorse pubbliche se necessario. Inoltre fino al primo gennaio 2010, tutti gli investimenti realizzati in Francia saranno esonerati dalla tassazione sul reddito e sarà creata la figura di un mediatore che aiuti le imprese ad accedere al credito.

In Italia l’operazione di prestito titoli da parte della Banca D’Italia non ha visto alcuna partecipazione delle banche dopo che nella prima operazione erano stati chiesti 1,9 Mld€ a fronte di un’offerta di 10 Mld€.

Nel frattempo segnaliamo che i principali costruttori di auto europei (Fiat, Daimler, Renault con l’aggiunta questa mattina anche di Peugeot e Volvo) hanno fortemente tagliato le stime di utili per l’anno in corso e per il 2009. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti sulla scia del recupero finale dell’indice S&P500 guidato dal comparto dell’energia e delle utility. Il rialzo della borsa Usa non ha però riportato l’ottimismo sulle piazze asiatiche che, anzi, questa notte sono letteralmente crollate.

Il pretesto di breve è da ricercarsi probabilmente nel deludente dato sulla crescita della Corea del Sud (Pil del terzo trimestre a +0,6% t/t minimo da 4 anni) che ha indotto gli operatori a temere un forte rallentamento all’interno dell’intera area asiatica.

Tornando agli Usa, secondo Bloomberg News, il Tesoro potrebbe annunciare già oggi la decisione di acquistare quote azionarie di banche regionali. Si tratterebbe dell’utilizzo della seconda tranche prelevata dal fondo da 700Mld$, dopo la prima iniezione di capitali da 125Mld$ nelle principali banche Usa.

Ieri l’ex governatore della Fed Greenspan, nel corso di un’audizione al Congresso, ha ammesso di aver sbagliato in passato ad opporsi a qualsiasi forma di regolamentazione dei mercati dei derivati, in modo particolare in quello dei credit default swap. L’ammissione è arrivata durante una sessione in cui i membri del Congresso lo hanno accusato di non aver contrastato la formazione della bolla immobiliare e sul credito, regolamentando in modo più stringente l’attività delle banche.

Oggi è attesa una giornata molto nervosa sui mercati alla luce di quanto avvenuto stanotte sui mercati asiatici e dell’apertura delle piazze europee. Sul decennale i supporti si collocano a 3,50% e 3,40%.

Valute: apprezzamento marcato del Dollaro vs Euro con il cross sceso ai minimi da circa 2 anni sulla scia delle forti tensioni sui mercati. Un importante livello di supporto si colloca a 1,25, con supporto intermedio in area 1,2630-1,2680 dove tecnicamente si collocano un supporto statico ed un ritracciamento di Fibonacci. La resistenza si colloca a 1,30. Il crollo dei listini azionari asiatici ha provocato un marcato apprezzamento dello Yen.

Verso Dollaro è salito ai massimi da 13 anni rompendo al ribasso il supporto 95,78 (adesso nuova resistenza). Qualora la rottura fosse confermata nel corso della sessione odierna, il cross potrebbe spingersi velocemente fino a soglia 90. Apprezzamento marcato anche verso l’Euro con il cross salito ai massimi da sei anni. I supporti si collocano a 120 e 119,30. La resistenza a 123.

Materie Prime: in rialzo il greggio Wti in attesa della riunione Opec di oggi nella quale sarà deciso un taglio della produzione. Secondo l’Iran il taglio potrebbe essere di 2Mln b/g, mentre il mercato si attende un taglio di 1-1,5Mln b/g. Contrastati i metalli industriali con il ribasso del nichel (-6,6%) ed il rialzo dello zinco (+5,5%). Tra i preziosi in calo l’oro (-2,7%) sceso temporaneamente sotto i 700$/oncia per la prima volta da oltre un anno. Tra gli agricoli positivi mais (+1,3%) e soia (+3%) poiché condizioni meteo avverse stanno minacciando il raccolto Usa.

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