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TENSIONI SUI MERCATI MONETARIO E CREDITIZIO

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un calo nella parte a breve della curva, mentre sono rimasti pressoché stabili nella parte a lungo termine, portando lo spread sul 2-10 anni sopra i 47 pb. Le tensioni sul mercato creditizio continuano a sostenere i tassi sul mercato monetario. Il tasso Euribor tre mesi è rimasto praticamente fermo sui livelli di dicembre, mentre l’Itraxx Crossover è tornato a salire portandosi in prossimità dei 500 pb.

Tensioni anche sui paesi periferici, con il differenziale sul decennale Italia Germania a 49 pb, mentre lo spread Grecia Germania è tornato a 50 pb, a conferma della preferenza degli investitori per i paesi core. Intanto la Bce ha collocato 15 Mld$ in un’asta con durata 28 giorni, a fronte di richieste per 30,76 Mld$. Sul decennale confermata la resistenza del 4%. Negli Usa i tassi ieri sono calati sulla parte a breve e saliti sul lungo, comportando un aumento dello spread 2-10 anni da 162 a 168pb.

Dalle minute del 18 marzo è emerso che i membri si attendono una contrazione dell’attività economica nel primo semestre, che potrebbe risultare anche peggiore delle previsioni. Nonostante questo scenario, è emersa la possibilità di un rallentamento della velocità con cui i tagli saranno effettuati, poiché la politica monetaria da sola potrebbe non essere in grado di compensare pienamente i problemi sottostanti dei mercati finanziari e del settore immobiliare.

Ricordiamo che nell’ultima riunione ci furono 2 membri dissenzienti (Fisher e Plosser) che ritenevano il taglio da 75pb troppo aggressivo. E’ lecito credere che molti di loro ritengano che oltre al taglio dei tassi sia importante utilizzare le misure straordinarie di immissione di liquidità e gli stimoli fiscali governativi per 152Mld$. Nuove misure sembrerebbero in progetto da parte della Fed.

Nel frattempo ieri il FMI ha pubblicato il report sulla stabilità finanziaria globale in cui afferma che le perdite totali sui mercati legate alla crisi dei mutui potrebbero raggiungere l’impressionante cifra di 945Mld$. Infine ieri sono giunti segnali negativi dal mercato immobiliare con le vendite di case pendenti calate dell’1,9% m/m. Le borse Usa ed asiatiche hanno chiuso in calo. Oggi sul decennale confermata la resistenza a 3,61%.

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Valute: il Dollaro continua a rimanere al di sotto della resistenza 1,58 in attesa della riunione della Bce di domani. E’ possibile che in assenza di dati macro di rilievo attesi per oggi, il cross si mantenga sotto tale soglia fino a domani. Nel corso della notte lo Yen si è lievemente apprezzato ma nel complesso si è mantenuto stabile intorno ai livelli di ieri verso le principali valute. Questa notte Shirakawa è stato eletto nuovo governatore della BoJ. La banca centrale ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,50% con decisione unanime. Verso euro confermiamo la resistenza intorno 161,70 e verso Dollaro a 102,80-103.

Materie Prime: lieve ribasso per il greggio Wti in attesa dei dati sulle scorte Usa in programma oggi pomeriggio. Negativi i metalli industriali con forte calo del rame (-2,2%) sui timori che i prezzi prossimi ai livelli record possano ridurre la domanda. Penalizzati pure zinco (-2,8%) e piombo (-2,3%). In calo anche i metalli preziosi in un contesto di calo generalizzato delle materie prime. Dal ribasso sono stati però esclusi alcuni agricoli, come ad esempio il grano (+1,4%) sulla notizia di raccolto inferiore alle attese in Pakistan.

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