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TELEFONICI ITALIANI IN DIFESA, PESA INCERTEZZA

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I telefonici italiani oggi sono condizionati da Deutsche Telekom il cui numero uno Ron Sommer sta presentando i risultati alla comunità finanziaria.

Il colosso tedesco ha comunicato una perdita pretasse di $2,23 miliardi, legata al rosso della controllata T-Mobile, mentre lo scorso anno l’utile pretasse era stato di €6,3 miliardi. Sommer ha detto che la società ha toccato il fondo e che da qui si può solo risalire.

Ma oggi non è giornata tale da scommetterci sopra.
Pochi sono i titoli delle tlc europee in rialzo, e anche Sonera, azienda finlandese che oggi ha presentato conti ed evidenziato un margine operativo lordo (mol; o ebitda) superiore alle attese, non riesce a superare la parità.

Non si può negare comunque che dopo le batoste dei giorni scorsi, con i profit warning di Nokia, di Ericsson di Worldcom, il settore si stia riprendendo.

Questo avviene anche grazie al fatto che risente indirettamente di quanto accade al comparto tecnologico; in questo senso è sostenuto dalle previsioni positive di Stmicroelectronics per il prossimo trimestre.

Più di un sostegno comunque non arriva, sebbene il mercato abbia ormai la sensazione che, a livello mondiale, il comparto delle telecomunicazioni abbia ormai toccato il fondo e che quindi sia destinato a risalire.

A Piazza Affari i titoli italiani qualche spunto riescono in ogni caso a darlo. Anzi, in questo momento i telefonici italiani stanno sovraperformando l’indice eurostoxx di settore, in calo dello 0,84%.

E’ positiva Olivetti anche se il suo rialzo è frazionale.

In ribasso però sia Telecom Italia che Tim.

Tim ha oscillato nel corso della mattinata passando dal territorio positivo al negativo. Ora viaggia appena sopra i €5.

“Il livello raggiunto il quale è consigliabile vendere – suggerisce Erasmo Paolella, gestore di Banque Cortal (gruppo BNP Paribas) – è €5,15; acquistare solo intorno a €4,79”.

Giuliano Sarricchio, analista di Banca Sella, osserva che il rimbalzo in area €5 ha ricondotto le quotazioni in prossimità della trendline del canale ribassista in essere da inizio dicembre 2001 e in transito la scorsa settimana intorno a €5,50.

“Il superamento di €5,40 e quindi di €5,65 avvierebbe un rally con primi obiettivi €6-€ 6,20 e €6,55-€6,60. Il quadro tecnico peggiorerebbe sotto €5-€5,05, ma solo la violazione di €4,80 farebbe riprendere la discesa con primo obiettivo a €4,55-€4,60”.

Per quanto riguarda Telecom Italia, Paolella individua in €9,39 il livello a cui conviene vendere, e in €9,01 il livello a cui acquistare.

Sarricchio avverte per la giornata di oggi: la violazione di €9,10 può determinare una discesa in accelerazione verso €9,03-€9,05. Il superamento di €9,25 consentirebbe una salita a €9,35 e €9,45.

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