Nokia, Sonera, Ericsson, Kpn, Deutsche Telekom, France Telecom, Orange, British Telecom, Cable & Wireless, Telecom Italia, Mobilcom, Tiscali, TIM, Swisscom. Non più di due anni fa gli investitori si strappavano questi titoli di mano, premiati da target al rialzo sempre più ambiziosi.
Ora gli stessi titoli sembrano afflitti da una malattia infettiva altamente contagiosa che porta i possessori a cercare di disfarsene immediatamente ed a qualsiasi prezzo. E così siamo arrivati ai minimi storici per molti titoli, e l’indice di settore ai livelli del 1997.
Con le quotazioni in caduta libera, le capitalizzazioni più che dimezzate, quali sono le prospettive di recupero in un ragionevole periodo temporale?
D’altronde, quotazioni sacrificate non implicano che queste società rappresentino tutte, o almeno alcune, delle favolose opportunità di acquisto (vedasi Wordcom negli USA). Ci si domanda stupefatti se i prezzi abbiano davvero raggiunto il fondo e se sia possibile iniziare ad accumulare alcune azioni.
*Federico Schmid è gestore per BnpParibas
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