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TELECOM: MERCATO IN ATTESA DI CONTI E PIANO INDUSTRIALE

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Settimana importante per il gruppo Telecom quella che si apre domani. Il management del gruppo telefonico italiano, infatti, si prepara al primo grande esame con il mercato dopo una serie di sedute senza appello in Piazza Affari, che hanno portato il titolo su nuovi minimi da 10 anni, a quota 1,66 euro. In questo clima l’amministratore delegato, Franco Bernabé, e il presidente, Gabriele Galateri, in carica entrambi da dicembre, si preparano ad avviare una nuova stagione, dopo il passaggio di mano da Olimpia a Telco (Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo, Benetton e Telefonica). In Borsa il titolo si è mosso come i principali rivali europei, partendo però da livelli più bassi, a causa di quella che un analista finanziario definisce una “sindrome da sottovalutazione”.

L’appuntamento più atteso per misurare la reazione del mercato sarà il ‘Telecom Day’, previsto per venerdì prossimo, quando verrà finalmente sollevato il velo dal piano industriale 2008-2010. Ma il giorno prima la Borsa potrà giudicare i conti 2007, che rispecchiano ancora il lavoro della vecchia gestione. Le stime degli analisti sono di 31,5 miliardi di euro di ricavi, in linea con il dato precedente, e di un margine operativo lordo in lieve calo a 12,3 miliardi, contro i 12,85 del 2006. Quanto al debito netto, il calo dovrebbe essere di circa 1 miliardo di euro rispetto ai 36,3 miliardi di fine 2006.

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Proprio la consistente riduzione di questa cifra resta il nodo principale da sciogliere, facendo leva su una politica dei dividendi più austera rispetto all’epoca di Marco Tronchetti Provera, in cui è stato ridistribuito fino al 90% dell’utile: che secondo l’ultimo piano industriale presentato da Buora e Ruggiero sarebbe dovuto scendere all’80-85% nell’ultimo anno. All’origine dei recenti movimenti di Borsa, secondo un operatore, ci sarebbe il timore di una drastica riduzione delle cedole, che finora hanno compensato, nei portafogli degli investitori, il mancato rialzo del titolo in Borsa. “Le ultime indiscrezioni – ha commentato un operatore – non hanno certo aiutato Telecom a recuperare terreno”. A fronte dei 14 centesimi per azione ordinaria distribuiti lo scorso anno, infatti, le stime degli analisti per la cedola 2007 che sarà distribuita quest’anno sono comprese tra 0,1 e 0,11 euro, mentre non viene escluso un taglio più netto, pari al 60% dell’ultima cedola, che potrebbe portare il dividendo a quota 0,08 euro.

Se i grandi fondi che investono in Borsa non hanno gradito, così non è stato per il socio Telefonica. Giovedì scorso, del resto, presentando i dati del gruppo spagnolo a Madrid, il presidente Cesar Alierta si è detto “soddisfatto” per l’investimento finora espresso in Telecom Italia. Alierta ha poi stimato in 1,3 miliardi di euro le sinergie con la società italiana da qui fino al 2010, ma la Borsa ne ha già tenuto conto.