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TASSI USA: MINUTE SVELANO FED OTTIMISTA, MA CAUTA

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In base a quanto emerso dalle minute relative al meeting della Federal Reserve del 29-30 gennaio, i membri della banca centrale americana sono rimasti sorpresi dalla velocita’ con cui l’economia Usa ha recuperato dall’inizio del 2002.

Il documento sottolinea come la Fed, per la prima volta in un anno, abbia votato per lasciare i tassi d’interesse invariati. Ma tutti i membri hanno sottolineato di essere pronti ad abbassare nuovamente i tassi in caso di necessita’.

Durante il meeting, alcuni membri della Fed avevano suggerito di formulare una dichiarazione che mettesse in luce un quadro congiunturale piu’ bilanciato nei rischi, “considerati alcuni elementi che potrebbero rafforzare l’economia al di la’ delle previsioni correnti”.

Ma gli stessi hanno poi deciso che una dichiarazione basata sull’esistenza di rischi bilanciati e sull’adozione di una politica monetaria espansiva sarebbe stata interpretata dai mercati finanziari come eccessivamente ottimistica.

Dunque, i membri del Fomc hanno deciso di far riferimento all’esistenza dei rischi bilanciati piu’ tardi, ed esattamente nell’ultimo meeting del 19 marzo, quando la Fed per la prima volta ha sottolineato che “i rischi dell’economia sono bilanciati”.

In base alle minute “i membri della Fed hanno interpretato le ultime informazioni migliori rispetto a quanto previsto. Questi segnali sottolineano che l’attivita’ economica sta toccando il fondo e che la ripresa potrebbe essere gia’ in corso”.

I membri della Fed sono rimasti tuttavia cauti, sottolineando come l’incremento del tasso di disoccupazione potrebbe indurre i consumatori a ridurre la spesa e che e’ improbabile la crescita delle attivita’ di investimento nel breve termine. Una diminuzione della spesa dei consumatori unita alla debolezza della spesa capitale potrebbe ostacolare il recupero dell’economia.

La commissione ha tuttavia sottolineato che una forte crescita della produttivita’ alimenterebbe i profitti societari in modo tale da provocare “una ripresa della spesa capitale”.

La Commissione non ha mostrato preoccupazioni relative all’inflazione sottolineando che “il tasso d’inflazione dovrebbe rimanere contenuto”.