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TASSI USA: INFLAZIONE SORVEGLIATO SPECIALE

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(WSI) –Eventi Odierni
In mattinata è attesa la testimonianza di Trichet al Parlamento europeo che potrebbe confermare il rialzo dei tassi atteso a luglio ed i dati sugli ordinativi industriali di aprile.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno continuato a scendere, con lo spread sul 2-10 anni che è salito a +6 pb. A spingere al ribasso i rendimenti è stato il calo dei dati sulla fiducia di italia, Francia e Germania, oltre che i dati Usa peggiori delle attese. Continua invece ad allargarsi il differenziale sul decennale Italia-Germania che ha raggiunto i 62 pb, a conferma della preferenza degli investitori per i titoli dei paesi c.d. core a scapito dei periferici. In Italia il Dpef 2009-2013 considera per il 2008 una crescita dello 0,5% e dello 0,9% per il prossimo anno. Conferma inoltre per l’anno in corso un tasso d’inflazione programmata all’1,7%, ma stima un’inflazione media al 3,4%. Oggi i mercati resteranno in attesa della decisione della Fed.
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Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia della continuazione delle perdite sui mercati azionari cui questa volta non ha contribuito il settore finanziario. I dati macro hanno fotografato ancora la continuazione del calo dei prezzi immobiliari ad aprile, insieme ad un brusco ridimensionamento della fiducia dei consumatori a giugno, ai minimi da 16 anni. La componente aspettative ha addirittura segnato il nuovo minimo storico, complice il marcato deterioramento della percezione dello stato del mercato del lavoro. Nel frattempo l’attenzione continua ad essere focalizzata sul tema inflazione che potrebbe essere enfatizzato anche dal comunicato successivo all’incontro della Fed che si conclude oggi, pur mantenendo i tassi invariati al 2%. In particolare dopo l’accordo raggiunto ieri da Rio Tinto con i produttori di acciaio cinesi per un incremento del 95% dei prezzi della fornitura annuale di metalli ferrosi, BHP Billiton ha annunciato che tale incremento potrebbe non essere sufficiente con riferimento alla propria clientela. Le spinte inflattive hanno anche ieri indotto la banca centrale indiana ad alzare i tassi di riferimento ed anche il tasso di riserva obbligatoria. Lo scenario stagflattivo appare pertanto quello più verosimile per il secondo semestre in diverse economie del mondo. Nel breve confermiamo la possibilità di un graduale avvicinamento al livello del 4% sul decennale Usa.

Valute: Dollaro in deprezzamento vs. Euro dopo i dati macro Usa non favorevoli, portando il biglietto verde fino alla soglia di 1,5620. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sul discorso di Trichet al parlamento europeo oltre all’andamento del greggio, sempre molto vicino al record storico. Il livello di resistenza più vicino si colloca sempre in area 1,5620/1,5650. Lo Yen continua a mantenersi in prossimità dei minimi degli ultimi 11 mesi verso Euro con le resistenze collocate a 168,40 e 169. Verso Dollaro il cross si mantiene poco distante dalla resistenza 108,60.

Materie prime: il greggio Wti si mantiene in prossimità dei livelli massimi dopo una temporanea accelerazione in seguito a voci, successivamente smentite, di un attacco israeliano alle postazioni nucleari iraniane. Attesi oggi i dati sulle scorte Usa. In ribasso i metalli industriali guidati ancora una vola dal calo del piombo (-2,2%). Negativo anche il rame (-0,6%) in seguito al calo del 26% m/m delle importazioni cinesi a maggio. Contrastati i preziosi con il rialzo dell’oro (+0,5%) ed il calo dell’argento (-0,9%). Tra gli agricoli in ribasso la soia (-0,9%) ed il mais (-1,6%) dopo che un report dell’Usda ha evidenziato un miglioramento delle condizioni del raccolto Usa nella scorsa settimana. In rialzo il caffè (+1,4%) sui massimi degli ultimi 3 mesi grazie al deprezzamento del Dollaro. Nuovo record del cacao.

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