L’economia americana e’ cresciuta ad un tasso piu’ sostenuto del previsto – nel primo trimestre il PIL e’ aumentato del 2% contro le aspettative dell’1% – quindi gli analisti prevedono che la Federal Reserve interverra’ meno aggressivamente sui tassi all’incontro del Federal Open Market Committee del 15 maggio.
“Il rapporto del dipartimento del Commercio non e’ debole come si temeva – ha commentato Pete Kretzmer, economista di Bank of America Securities – la Fed probabilmente tagliera’ i tassi di 25 punti base invece dei 50 punti base che anticipavamo”.
Prima dell’annuncio dei dati sul prodotto interno lordo molti analisti prevedevano un’ulteriore riduzione di mezzo punto percentuale al prossimo incontro della Fed – quest’anno la Banca centrale ha tagliato complessivamente i tassi d’interesse del 2% in quattro interventi consecutivi di mezzo punto percentuale – ma il rapporto reso noto oggi mostrando un aumento dell’indice dei prezzi dei beni di consumo personale, potrebbe rallentare l’intervento della Fed.
“Penso che i dati non siano in sintonia con la realta’”, ha commentato Mark Vitner, economista di First Union. “L’economia di tutti i giorni e’ molto peggio di quanto mostra il rapporto sul PIL”.
“Pensavamo che la Banca centrale avrebbe tagliato i tassi di 25 punti base e quest dati rafforzano le ragioni per un tale intervento”, ha concluso l’economista.
