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TASSI UE: IL MERCATO NON SI FA ILLUSIONI

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Oggi si riunisce il board della Banca Centrale Europea. Il mercato non attende tagli ai tassi di interesse, che dunque dovrebbero rimanere fermi al 3,25% nella zona euro.

Questa convinzione deriva dalle recenti dichiarazioni dei banchieri centrali, per una volta sulla stessa lunghezza d’onda.

Infatti sia Quaden (governatore della Banca del
Belgio), che Welteke (presidente della Bundesbank tedesca) e Constancio (governatore
della Banca del Portogallo) hanno affermato che l’attuale “livello dei tassi di interesse è appropriato per il perseguimento della
stabilità dei prezzi e per mantenerla nel medio termine”.

Nonostante esistano ancora motivi tali da spingere in direzione di un taglio, la BCE vuole attendere l’evoluzione della situazione “prima di prendere decisioni”.

Sembra infatti, e questa sensazione è stata rafforzata dal Beige Book pubblicato ieri, che in America la ripresa sia dietro l’angolo, e che si mostri piuttosto rapida nelle sue manifestazioni.

Se così fosse, l’effetto locomotiva si farebbe sentire molto presto anche in Europa, facendo cadere a quel punto la necessità di allentare le briglie del credito per permettere una ripresa anche da noi.

Ciò non toglie che guardando soltanto la zona euro i segnali non siano così ottimistici.

I dati sui consumi sono infatti ancora deludenti, in discesa; i dati sugli ordinativi (ieri quelli dalla Germania) non anticipano ancora una svolta; l’IFO, indice di fiducia tedesco, è, sì, rimbalzato un paio di settimane fa, ma lo ha fatto da livelli molto bassi.

Insomma, il trend dell’economia è ancora in fase di rallentamento.

Ma i banchieri, come abbiamo visto, nutrono fiducia. Tant’è che già si ipotizza addirittura un rialzo dei tassi di interesse nella zona euro nella seconda metà di quest’anno.